Jobs act: più 31% i licenziamenti senza giusta causa

Caro Operai Contro, gli effetti del Jobs act si fanno sentire. Abolita da Renzi la giusta causa nei licenziamenti, in 2 anni i licenziamenti “per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo”, sono passati da 35 a 46 mila: il 31% in più. Il fuoco di paglia delle assunzioni legate alla decontribuzioni è finito con queste. Le assunzioni che senza giusta causa vengono ancora impropriamente definite: “a tempo indeterminato”, sono calate del 32,9%. Si è impennato il ricorso ai Voucher che in sostanza legalizza condizioni di lavoro di schiavitù conclamata ed il lavoro nero, tra gennaio e agosto di […]
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Caro Operai Contro,

gli effetti del Jobs act si fanno sentire. Abolita da Renzi la giusta causa nei licenziamenti, in 2 anni i licenziamenti “per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo”, sono passati da 35 a 46 mila: il 31% in più. Il fuoco di paglia delle assunzioni legate alla decontribuzioni è finito con queste.

Le assunzioni che senza giusta causa vengono ancora impropriamente definite: “a tempo indeterminato”, sono calate del 32,9%.

Si è impennato il ricorso ai Voucher che in sostanza legalizza condizioni di lavoro di schiavitù conclamata ed il lavoro nero, tra gennaio e agosto di quest’anno, 96,6 milioni di Voucher venduti, per “retribuire” il cosidetto “lavoro accessorio”.

I senza lavoro restano all’11,4%, ma questo è il dato ufficiale, sommando quelli che l’Istat ha definito “inattivi”, i senza lavoro reali oscillano sui 6 milioni di persone.

I padroni grazie al loro governo Renzi, hanno ottenuto “più flessibilità” con l’operaio usa e getta.

(I dati sono dell’Inps su fonte Istat)

Saluti da una lettrice

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