DEMOCRAZIA E TORTURA: GUANTANAMO

Redazione  di Operai nContro,.

Anni di propaganda filo occidentale dagli anni della guerra fredda fino ad oggi hanno elevato gli stati uniti d’America a baluardo della democrazia a modello a cui aspirare per moltissimi stati del mondo, in particolare per quelli che come il nostro fanno parte della NATO. La propaganda ha lavorato così bene in questi anni da celare in maniera eccellente molte brutture di questo stato “esemplare”.

In realtà basta poco per capire che non è certo lo stato perfetto così ben descritto in moltissimi film prodotti da quello stesso paese. Si tratta infatti di un paese dove ancora esiste ufficialmente la pena di morte che viene applicata con regolarità e a discapito dei più poveri, un paese dove la maggior parte dei cittadini trova giusto girare armati con qualsiasi tipo di armamento. Un paese che da sempre esalta il suo esercito e le sue guerre infinite in varie regioni del mondo. Un paese dove opera un’ organizzazione conosciuta e spesso essa stessa esaltata dalla macchina propagandistica che si chiama CIA.

La CIA opera, come ogni servizio segreto, in segretezza e quindi solo una minima parte della sua attività viene alla luce e spesso anche quella minima parte sembra un racconto frutto della mente del peggior psicopatico. Un esempio alla luce del sole è la prigione di Guantanamo, luogo che è al centro di un recente articolo del settimanale Sette del Corriere della Sera dove si riporta la storia emblema della stortura di questo sistema di giustizia segreta. Un sistema che prevede ufficialmente la tortura dei detenuti nelle sue forme più estreme, un sistema che permette di incarcerare a vita e torturare a piacimento un individuo. Il caso preso in esame è quello di Zaynal Abidin Muhammad Husayn, alias Abu Zubaydah. Quest’uomo si trova nel carcere di Guantanamo dal 2006, ma è sotto custodia della CIA da prima, essendo stato nella prigione segreta di Bangkok, una delle tante gestite dalla CIA senza regole in giro per il mondo. Il detenuto segreto ha subito durissimi interrogatori con l’utilizzo di varie forme di torture tra cui la idratazione forzata rettale, si è sempre dichiarato estraneo alle imputazioni di essere stato a capo di una cellula di Al Qaida e in particolare di essere stato uno degli addestratori degli attentatori del 11 settembre. Nel 2014 una commissione di inchiesta del senato americano aveva affermato ufficialmente che l’intelligence a riguardo di quest’ uomo si era sbagliata, ma nonostante ciò l’uomo in questione si trova ancora detenuto. Il senato americano eletto da quel popolo che dovrebbe essere pienamente sovrano in un sistema democratico deve piegarsi alla volontà dei servizi segreti.

La CIA non lo lascerà mai andare via e farà per tutta la sua vita in modo che nessuno mai potrà scambiare con lui qualche parola, di fatto è un uomo innocente che risulta già morto pur essendo in vita. I torturatori devono essere tutelati attraverso il silenzio a vita di quest’ uomo innocente.

La Democrazia è il sistema dei padroni perché è duttile e ben si adatta alle loro esigenze riuscendo comunque a mostrarsi al mondo come un paese delle meraviglie dove tutto è possibile e le libertà sono infinite. In realtà le libertà sono infinite solo per i ricchi che liberamente possono fare ai cittadini del loro e degli altri paesi quello che vogliono. Alla maggior parte dei cittadini viene solamente data la possibilità di sopravvivere facendosi sfruttare in una delle varie attività che garantiscono i profitti ai padroni

D.C.