Corea del Sud: primo sciopero in 12 anni alla Hyundai Motor

La Corea del Sud sta vivendo una stagione di scioperi inedita, dovuta al pesante taglio di posti di lavoro in corso nelle tre maggiori compagnie cantieristiche di stato e alla crisi della domanda interna e dell’export, dovuta alla recessione globale. Lo sciopero alla Hyundai Motor per gli aumenti salariali sta causando grosse perdite alla casa automobilistica, in calo di profitti da quasi tre anni. Anche in questo caso la fermezza e la determinazione dei lavoratori stanno spiazzando la dirigenza Hyundai e il governo: quello di lunedì 26 settembre è stato il primo sciopero degli ultimi 12 anni. articolo di […]
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La Corea del Sud sta vivendo una stagione di scioperi inedita, dovuta al pesante taglio di posti di lavoro in corso nelle tre maggiori compagnie cantieristiche di stato e alla crisi della domanda interna e dell’export, dovuta alla recessione globale. Lo sciopero alla Hyundai Motor per gli aumenti salariali sta causando grosse perdite alla casa automobilistica, in calo di profitti da quasi tre anni. Anche in questo caso la fermezza e la determinazione dei lavoratori stanno spiazzando la dirigenza Hyundai e il governo: quello di lunedì 26 settembre è stato il primo sciopero degli ultimi 12 anni.

articolo di Hyunjoo Jin, dal sito della Reuters del 26 settembre 2016

Traduzione a cura di Sial Cobas

Il sindacato interno alla Hyundai Motor della Corea del Sud ha indetto il suo primo sciopero nazionale in 12 anni lo scorso lunedì 26 settembre. La trattativa tra direzione e sindacato è in stallo da mesi e i lavoratori hanno alla fine deciso di intaccare i profitti e i target di vendita dell’azienda automobilistica.

A fine agosto si era arrivati ad una bozza di accordo che comportavare aumenti del salario mensile, bonus ed incentivi minori di quelli concordati nella contrattazione salariale dell’anno scorso. Nello specifico, Hyundai si impegnava ad aumentare la paga base mensile di 52 $, a dare un’entrata una tantum, sovvenzioni ed incentivi di 3½ volte la paga mensile base. Ad ogni lavoratore venivano inoltre offerte 10 azioni della Hyundai.

La proposta è stata rigettata dalla maggioranza dei membri del sindacato che lo scorso 26 agosto hanno votato contro. Stiamo parlando di 48mila iscritti su un totale di 67mila lavoratori.

Quindi è stato indetto questo sciopero dell’intera giornata, che arriva dopo una serie di fermate parziali della produzione, iniziate lo scorso luglio nei vari stabilimenti coreani, dove si realizza il grosso della produzione (il 40%) dei veicoli venduti a livello globale lo scorso anno.

L’interruzione delle linee ha significato 114mila veicoli in meno, per un valore di 2,26 miliardi di dollari. Si è trattato della più grande perdita produttiva dovuta a uno sciopero in termine di numero dei veicoli.

Il sindacato ha in programma uno sciopero parziale per il resto della settimana, mentre blocchi di produzione verranno effettuati anche settimana prossima se l’azienda si ostina a non dare risposte alle richieste degli operai.

Hyundai, la quinta più grande casa automobilistica mondiale insieme a Kia Motors, ha fatto sapere di essere “contrariata” per ogni blocco della produzione e di impegnarsi a cercare con il sindacato una soluzione della vertenza.

Le azioni di Hyundai Motor sono calate dell’1,1%, rispetto alla caduta dello 0,3% del mercato automobilistico.

SCIOPERO PROLUNGATO:

Il Ministro del Commercio Joo Hyung-hwan ha intimato al sindacato di decidersi a risolvere la vertenza salariale, dicendo che lo sciopero getta una secchiata d’acqua gelata sulla ripresa dell’export. Ha inoltre ammonito che nel primo semestre del 2016 l’India ha superato la Corea del Sud, accaparrandosi il posto di quinto maggiore paese produttore di auto, sostenendo che la rigida legislazione sul lavoro e salari più alti peggiorano la competitività dell’industria automobilistica coreana.

Hyundai è al suo decimo trimestre consecutivo di caduta dei profitti, affossata da una recessione che sta colpendo i cosiddetti paesi emergenti e a causa della sua incapacità ad inserirsi nella forte domanda mondiale di veicoli sportivi.

Gli analisti si aspettano che Hyundai Motor annuncerà profitti al ribasso anche nell’ultimo trimestre di quest’anno, colpita dallo sciopero e dal rallentamento della domanda interna  dopo che il taglio delle tasse è finito a giugno.

Hyundai Motor ha conosciuto solo 4 scioperi i 29 anni di esistenza del sindacato all’interno del gruppo.

da inventati.org

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