BRASILE SCONTRI TRA MANIFESTANTI E POLIZIA

Redazione di Operai Contro, la democrazia dei padroni è la stessa in ogni nazione. Padroni sfruttatori e politici parassiti e truffatori. Ogni paese è come l’Italia. Vi invio un articolo sul brasile. Un lettore dalla repubblica Violenti scontri e cariche della polizia a Brasilia dove è in corso una manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente brasiliano Michel Temer. Gli agenti hanno usato granate stordenti, spray urticante e gas lacrimogeno per disperdere i circa 30.000 manifestanti in marcia verso il palazzo presidenziale della capitale. Tutti i ministeri sono stati evacuati, dopo che in quello dell’Agricoltura, che si trova sulla […]
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Redazione di Operai Contro,

la democrazia dei padroni è la stessa in ogni nazione. Padroni sfruttatori e politici parassiti e truffatori. Ogni paese è come l’Italia. Vi invio un articolo sul brasile.

Un lettore

dalla repubblica

Violenti scontri e cariche della polizia a Brasilia dove è in corso una manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente brasiliano Michel Temer. Gli agenti hanno usato granate stordenti, spray urticante e gas lacrimogeno per disperdere i circa 30.000 manifestanti in marcia verso il palazzo presidenziale della capitale. Tutti i ministeri sono stati evacuati, dopo che in quello dell’Agricoltura, che si trova sulla strada verso la residenza di Temer, un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione provocando un principio di incendio. Fiamme anche nel ministero delle Finanze. Il governo ha anche deciso di schierare l’esercito in strada per difendere gli edifici governativi: una misura che in Brasile assume un valore particolare ricordando che il Paese dal 1964 al 1985 ha vissuto sotto una dittatura militare.

Nei confronti del presidente sta aumentando la pressione: Temer resiste e cerca di conservare il potere nonostante sia stato diffuso un audio nel quale autorizzava due imprenditori a pagare una tangente all’ex presidente della Camera, Eduardo Cunha, in carcere, per comprare di fatto il suo silenzio e non essere tirato in ballo nello scandalo ‘Lava Jato’. (la ‘Mani pulite brasiliana, i 3 miliardi di dollari pagati ai partiti dal colosso petrolifero statale Petrobras).

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