Napoli, la protesta dei migranti

“Magnane l’hanno picchiato in caserma“. Johnny, uno dei duecento migranti scesi in piazza stamattina a Napoli in un corteo che ha provato (inutilmente) ad arrivare al Teatro San Carlo dove il premier Matteo Renzi ha partecipato a “La Repubblica delle Idee”, racconta così quello che è successo ieri a Magnane Liane, un migrante arrestato insieme ad altri 24 in una retata della Guardia di Finanza contro i venditori abusivi. “E’ arrivato in caserma con le mani legate in avanti ed è stato pestato, invece hanno detto che ha fatto resistenza“, dicono dal corteo. Intanto, mentre i migranti protestano, arriva la notizia. L’arresto di Magnane è confermato, ma il migrante ha avuto anche un decreto […]
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“Magnane l’hanno picchiato in caserma“.

Johnny, uno dei duecento migranti scesi in piazza stamattina a Napoli in un corteo che ha provato (inutilmente) ad arrivare al Teatro San Carlo dove il premier Matteo Renzi ha partecipato a “La Repubblica delle Idee”, racconta così quello che è successo ieri a Magnane Liane, un migrante arrestato insieme ad altri 24 in una retata della Guardia di Finanza contro i venditori abusivi. “E’ arrivato in caserma con le mani legate in avanti ed è stato pestato, invece hanno detto che ha fatto resistenza“, dicono dal corteo. Intanto, mentre i migranti protestano, arriva la notizia. L’arresto di Magnane è confermato, ma il migrante ha avuto anche un decreto di espulsione. “Per questo – dice Antonella Zarrilli, dell’Arci Immigrazione – temiamo che dalla caserma venga poi espulso direttamente dall’Italia”  di Andrea Postiglione

 

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