IL NODO DA SCIOGLIERE

Corrispondenza di un cassintegrato di Mirafiori sullo sciopero spontaneo di mercoledì 7 febbraio 2024. Podcast ripreso dal sito GEMINI NETWORK.
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Corrispondenza di un cassintegrato di Mirafiori sullo sciopero spontaneo di mercoledì 7 febbraio 2024. Podcast ripreso dal sito GEMINI NETWORK.

Qui di seguito il link per ascoltare il podcast:
https://gemininetwork.it/yesterdays-papers-corrispondenza-da-mirafiori/

IL NODO DA SCIOGLERE

Riprendiamo questa corrispondenza sullo sciopero spontaneo a Mirafiori alla fine di un’assemblea della FIOM sulle dichiarazioni di Tavares. Lo sciopero dimostra che gli operai non sono definitivamente fuori gioco, che hanno ancora una possibilità di iniziative indipendenti, proprie.
Ma proprio perché puntiamo ad una nuova ondata di scioperi operai dobbiamo renderci conto che dobbiamo smetterla di far finta di essere noi coloro che decidono quale scelte di mercato operare, che tipo di auto produrre, dove fare gli investimenti. Abbiamo giocato per anni ad interessarci dei piani industriali, del tipo di assetto azionario, di cosa fosse meglio: lo Stato o il privato. E’ stato quasi naturale occuparsi di queste questioni, sembrava la strada più facile per dare un ruolo centrale al nostro lavoro, ma era una illusione. Ci hanno invece assorbiti nelle loro logiche e tolto ogni capacità di difendere in nostri interessi reali che dovevano sempre fare i conti con le famose prospettive di mercato, la concorrenza, la profittabilità dell’investimento. Così il brutale salario è stato sacrificato, le cadenze della linea sono aumentate senza resistenza collettiva e i licenziamenti impacchettati nella forma di ammortizzatori sociali sono sottoscritti in accordi sindacali. Il contrasto non è più stato fra chi fa il profitto e chi si consuma sul lavoro per produrlo ma fra le diverse opzioni industriali per garantire ai Tavares ed Elkan di turno più produzione e più dividendi.
Se una nuova ondata di scioperi si deve produrre è costretta a sciogliere questo nodo: si protesta perché si è convinti che il padrone non sappia fare il suo mestiere di padrone industriale ed allora bisogna insegnarglielo cadendo nella sua trappola, oppure si sciopera per imparare di nuovo a fare gli operai che vogliono salari più alti, limitare il loro consumo sulle linee, rendere molto difficoltoso fare i licenziamenti di massa facendo pagare a chi li gestisce un alto prezzo sociale ed infine difendere i compagni di lavoro dai licenziamenti discriminatori?
Anche nella corrispondenza che riportiamo il nodo non è ancora stato sciolto.
E.A.

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