L’OMS E I NEGRIERI MODERNI

In Congo i funzionari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si sono resi responsabili di violenze e abusi sulle donne africane. L’OMS ha stabilito a titolo di risarcimento 250 dollari a persona. Questo è il prezzo che questi negrieri moderni attribuiscono al corpo delle donne vittime di violenza sessuale.
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In Congo i funzionari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si sono resi responsabili di violenze e abusi sulle donne africane. L’OMS ha stabilito a titolo di risarcimento 250 dollari a persona. Questo è il prezzo che questi negrieri moderni attribuiscono al corpo delle donne vittime di violenza sessuale.

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità è la massima istituzione mondiale nell’ambito della sanità. I suoi operatori sono generalmente identificati come i “buoni” quelli che, per conto dell’ONU, si prendono cura della salute di tutta la popolazione mondiale, si occupano della vita e della morte di tutti noi con un maggiore impegno nei paesi più poveri del pianeta. I suoi operatori sono percepiti come i “salvatori” da tutte le peggiori epidemie che affliggono il mondo. Ma sarà proprio così? Le popolazioni dei paesi più poveri, le donne soprattutto, li vedono sempre come dei santi o piuttosto li temono e li vivono come dei “negrieri moderni”? Nel pieno dell’epidemia di Ebola in Congo l’OMS era in prima linea in quelle zone nella lotta all’Ebola. Inviò i suoi operatori per portare soccorso e conforto alla popolazione e, in effetti, diedero il meglio di loro stessi…. violentarono e abusarono sessualmente di più di cento donne e bambine che erano state affidate alle loro cure di età compresa tra i 13 e i 43 anni. Gli abusi portarono 29 gravidanze alcune delle quali, i “nostri eroi”, fecero in modo non fossero portate a termine. Il personale dell’OMS coinvolto nelle violenze era sia personale locale che internazionale. Il Dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, l’allora direttore generale dell’OMS, in un suo intervento prima dei fatti, parlando ad una conferenza, sulla violenza contro le donne disse: “La violenza contro le donne non può essere fermata con un vaccino. Possiamo combatterla solo con sforzi radicati e sostenuti da parte di governi, comunità e individui, per modificare gli atteggiamenti dannosi…”. Ed ecco allora che si invia il personale “accuratamente selezionato “e” formato “per promuovere “relazioni sane”! Quello che succede nei paesi africani, lontano dagli occhi e dagli interessi dell’Occidente, passa quasi sempre inosservato. Nell’indifferenza di tutti si compiva quello che è stato definito il peggiore abuso sessuale compiuto dal personale inviato da una organizzazione mondiale per portare soccorso ad una popolazione già stremata da una terribile epidemia. Quando l’indagine svolta dall’Associated Press ha portato alla luce le violenze sessuali, i responsabili dell’OMS, hanno gridato allo “scandalo”, un termine del tutto inappropriato per definire la pratica sistematica della violenza sessuale nei confronti delle donne e dei bambini ma che in realtà rende perfettamente l’idea di come vengano considerate e minimizzate queste pratiche, da parte dei moderni “negrieri”. D’altra parte, se ciò non bastasse a chiarire le reali intenzioni di chi interviene nei paesi più poveri, il “risarcimento” alle vittime che l’OMS ha definito “pacchetto completo di sostegno” è stato quantificato in 250 dollari a persona, definendo la cifra “congrua”. Ma tanto per rimarcare come è “buono” il “padrone” la somma di 250 dollari non è “gratuita”. Per ricevere i contanti le donne devono completare dei corsi di formazione destinati ad aiutarle ad avviare “un’attività generatrice di reddito”. La cifra stanziata copre le spese di vita di queste donne per meno di 4 mesi; la somma è inferiore al rimborso spese che percepiscono in un solo giorno alcuni funzionari delle Nazioni Unite che lavorano nella capitale Congolese; 19 dollari in più di quanto la Dottoressa Gamhewage (responsabile dell’OMS per la prevenzione agli abusi sessuali) ha ricevuto al giorno durante la sua visita in Congo durata tre giorni. Per stessa ammissione dell’OMS il compenso alle vittime è stato deciso riferendosi alle stime del potere di acquisto in Congo (PIL). Il prezzo del corpo di una donna vittima di violenza sessuale è calcolato in base al “PIL” del paese di appartenenza. “La buona notizia” è che per la prevenzione degli abusi sessuali in Congo l’OMS ha stanziato, per il 2022/2023, un milione e mezzo di dollari. Peccato che più della metà di questi soldi è destinato agli stipendi degli “operatori”, quei “santi salvatori “delle donne di cui loro stessi abusano, e solo il 35% del totale è dedicato al supporto delle vittime, ma se lo devono “guadagnare”. In ultimo, ma non meno degno di nota, l’ufficio dell’OMS per il Congo ha un budget di 174 milioni di dollari e il suo principale finanziatore è… la Fondazione Bill&Melinda Gates, “l’eccellenza mondiale “nel campo “dell’altruismo e generosità”. Ma le buone notizie non sono finite…! Una parte delle donne vittime degli abusi ha rifiutato il risarcimento. Puntano più in alto! Vogliono giustizia! E la vogliono a qualsiasi prezzo, sapendo che potrebbero essere loro ancora una volta a pagarlo. Sono determinate a sfidare a testa alta i “moderni negrieri”.
OS

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