“Lavoro ad Amazon, vi dico tutto”

Caro Operai Contro, “La durata media di un dipendente da noi è di 3 anni, dopo rendi meno e, quindi, ti aiutano ad andare via. Chi va a prelevare la merce dagli scaffali deve fare 20 chilometri al giorno in giro per le Tower di 4 piani”. Le condizioni di lavoro descritte da un operaio dell’Amazon che allego qui sotto, mostrano ancora una volta il livello dello sfruttamento operaio. In questi giorni abbiamo assistito alla trattativa tra sindacati e governo sulle pensioni. Una colossale pantomima nella quale si distinguono favorevoli e contrari sulla base di 5 mesi di lavoro […]
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Caro Operai Contro,

“La durata media di un dipendente da noi è di 3 anni, dopo rendi meno e, quindi, ti aiutano ad andare via. Chi va a prelevare la merce dagli scaffali deve fare 20 chilometri al giorno in giro per le Tower di 4 piani”. Le condizioni di lavoro descritte da un operaio dell’Amazon che allego qui sotto, mostrano ancora una volta il livello dello sfruttamento operaio. In questi giorni abbiamo assistito alla trattativa tra sindacati e governo sulle pensioni. Una colossale pantomima nella quale si distinguono favorevoli e contrari sulla base di 5 mesi di lavoro in meno prima della pensione, per mansioni riconosciute gravose. Si tratta di una colossale presa in giro: 5 mesi di lavoro in meno, (ma solo per 14 mila dipendenti), dopo che hanno portato l’età pensionabile alla soglia dei 70 anni. Inoltre, altra colossale presa per il culo: non è considerato gravoso il lavoro degli operai alla catena di montaggio, solo per fare un esempio. Gli operai gravati dal lavoro sono milioni, non certo i 14 mila, tra i quali fra l’altro vi sono figure non operaie.

Saluti Oxervator

 

Allego un estratto dell’intervista a Tommaso, operaio della Amazon di Castel San Giovanni vicino a Piacenza. Intervista  pubblicata da Adnkronos il 24/11/2017

“Lavoro ad Amazon, vi dico tutto”

“Per lavorare da Amazon? Bisogna avere un ‘fisico bestiale'”. Tommaso, 35 anni, nome e età di fantasia per garantirne l’anonimato. Nello stabilimento l’età media dei dipendenti è tra i 25 e i 30 anni. Il lavoro, spiega, è organizzato su tre turni di 24 ore su 24 per 7 giorni su 7 “con uno stacco di mezz’ora per non creare ingorghi di posteggio: sono geniali in questo, non c’è che dire”. A rendere particolarmente pesante le ore allo stabilimento il cosiddetto ‘passo Amazon’ ossia che “devi fare almeno 120 pezzi in un’ora” nel reparto, dove la merce viene confezionata e spedita. “Nei pacchi multipli, invece, devi raggiungere un altro target”, ma in generale diciamo che il calcolo è semplice: due pacchi al minuto. “Siamo tutti monitorati. Chi fa i pacchi è monitorato perché loggato a un computer, mentre chi va a prenderli usa uno scanner su cui si registra con il suo nome. E, quindi, se ti scolleghi per andare in bagno per 5 minuti, poi, è tutto tempo che devi recuperare. Non esagero, ma mi sento come se avessi un braccialetto elettronico”.

Nell’hub emiliano lavorano poco meno di 4mila persone, la metà con contratto a tempo indeterminato, “tutto in regola, stipendio sui 1450 lordi, nulla da dire su questo”, e altrettanti con contratti di somministrazione con un’agenzia interinale. “I cosiddetti ‘green badge’, sono loro i più sfruttati. Qualcuno si è lamentato – fa notare Tommaso con amara ironia -, ma il caso ha voluto che a fine contratto non sia stato richiamato”. “Conosco persone che prendono antidolorifici, fanno anche punture, per i dolori alle braccia, alla schiena e alle gambe – spiega il dipendente -. Ma è normale perché chi fa i pacchi e confeziona la merce prelevata, sollecita di più quelle zone del corpo”. “Fanno fatica a trovare personale qui in zona, chi ci è già finito, non ci torna anche se ricontattato – racconta -, tanto che ci sono pullman di gente che arriva da Varese e Alessandria, navette che passano e li portano allo stabilimento”.

Dopo un po’, spiega Tommaso, sembrano incentivare l’uscita. “La durata media di un dipendente da noi è di 3 anni, dopo rendi meno e, quindi, ti aiutano ad andare via. Chi va a prelevare la merce dagli scaffali deve fare 20 chilometri al giorno in giro per le Tower di 4 piani, sembrano un bunker con soffitti di oltre 2 metri, gli altri devono avere una bella schiena muscolosa per tenere il ritmo”.

 

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