LA LIBERTÀ SINDACALE IN ITALIA

Licenziato un delegato dell’USB ( UNIONE SINDACALE DI BASE), i motivi sono inconsistenti, la verità è che è stato un organizzatore degli ultimi forti scioperi alla Avio di Colleferro.

Licenziato un delegato dell’USB ( UNIONE SINDACALE DI BASE), i motivi sono inconsistenti, la verità è che è stato un organizzatore degli ultimi forti scioperi alla Avio di Colleferro.

Due giornate di sciopero con un’adesione importante che blocca la produzione allo storico stabilimento aerospaziale della Avio di Colleferro (Roma) dove lavorano oltre 1600 dipendenti. Il 20 maggio 2025 USB-lavoro privato chiama gli operai allo sciopero a sostegno delle richieste che la direzione aziendale non sembra volere prendere in considerazione. Le richieste nel dettaglio sono: “un salario vero, adeguato al costo della vita e alla nostra professionalità; sicurezza e salute garantite nei luoghi di lavoro; un accordo integrativo giusto ed equo per tutti; mense e spogliatoi dignitosi e funzionali” – si legge in un volantino dell’Usb. Al concentramento per sollecitare l’azienda che non risponde alle richieste, il 9 giugno 2025, la piazza principale di Colleferro si riempie di operai. Le 8 ore di sciopero bloccano completamente la produzione.
La risposta dell’azienda arriva puntuale, a ridosso delle ferie: Alessandro delegato USB viene licenziato con un pretesto.

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Comunicato dell’USB:

Colleferro, 08/08/2025
Giovedì 7 agosto, AVIO ha licenziato Alessandro, un delegato USB da poco eletto RSU: un
episodio di evidente repressione sindacale.
Il provvedimento ha fatto seguito a un’accesa discussione nata all’interno dell’RSU,
quando l’USB ha espresso la necessità di convocare un’assemblea dei lavoratori – dopo
anni in cui sono state pressoché assenti nello stabilimento – proposta che ha trovato
l’opposizione strenua della componente CGIL della RSU, del tutto contraria all’utilizzo dei
più essenziali strumenti di democrazia sul luogo di lavoro.
Stessa componente che, chiamata dall’azienda a riportare quanto accaduto durante la
riunione, ha reso dichiarazioni a nostro avviso “gonfiate” con il preciso intento di sabotare
con ogni mezzo l’azione di USB, un regalo all’azienda che non aspettava altro che un
pretesto per portare avanti il proprio attacco intimidatorio e divisivo, che mira a scardinare i
principi stessi della rappresentanza e della dialettica sindacale, e che va respinto con forza.Il licenziamento di Alessandro arriva dopo il risultato ottenuto alle ultime elezioni RSU, in cui
l’USB ha conquistato 5 delegati, tra cui 1 RLS e il successo dei due ultimi scioperi che hanno
bloccato la produzione.
La RSU USB è evidentemente una presenza scomoda per chi, per anni, ha gestito
indisturbato lo stabilimento e non deve essere considerato un caso che questo licenziamento
arrivi nel pieno di una fase in cui USB ha sollevato e denunciato pubblicamente numerose
criticità legate al salario, alla sicurezza, alle condizioni igienico-sanitarie e alla gestione degli
ambienti di lavoro.
Criticità che hanno portato alle verifiche e ai controlli da parte dell’ASL, che sono oggi in
corso presso l’impianto.
Se i dirigenti AVIO, con questo licenziamento, sperano di fermare le rivendicazioni dei
lavoratori, si sbagliano di grosso.
Non a caso hanno aspettato agosto, con i reparti vuoti per ferie, per comminare il
provvedimento più duro e ingiusto nei confronti di Alessandro, un segnale rivolto a tutti i
lavoratori: “non alzate la testa”.
Siamo convinti che il licenziamento non abbia fondamento e che sia pretestuoso.
Pertanto, non accetteremo silenziosamente questo attacco alla democrazia sindacale e ai
diritti fondamentali dei lavoratori.
USB continuerà a difendere con determinazione il delegato colpito in tutte le sedi legali, a
mobilitare i lavoratori alla ripresa delle attività e a informare l’opinione pubblica e le
istituzioni.
Questa ingiustizia non deve passare. TOCCA UNO, TOCCA TUTTI!
USB – Coordinamento RSU Avio
USB – Coordinamento Lavoro Privato Categoria Operaia
USB – Coordinamento Frosinone

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