“PER METTERE AL SICURO I PADRONI DISONESTI”

Continua imperterrita da parte del governo l’opera di smantellamento di tutte le tutele legali che finora, molto a stento, limitavano lo strapotere dei padroni rispetto ai lavoratori.

Continua imperterrita da parte del governo l’opera di smantellamento di tutte le tutele legali che finora, molto a stento, limitavano lo strapotere dei padroni rispetto ai lavoratori.

Caro Operai Contro, con l’occasione dei suoi mille giorni di vita il governo Meloni ha pensato di festeggiare preparando almeno un paio di altri regali ai padroni. Il primo in via di attuazione è una sanatoria di 400 milioni di euro alle partite Iva.
Il secondo più colossale, totalmente a danno degli operai e lavoratori dipendenti, è stato per ora sospeso e rinviato dal governo stesso, con la motivazione della “ristrettezza dei tempi per la conversione del decreto ex Ilva, fissata per il 25 di agosto”. Sì perché questo emendamento il governo l’aveva di soppiatto infilato nel decreto ex Ilva, pur non centrando niente.
Fratelli D’Italia ha comunque annunciato che ripresenterà l’emendamento, fatto apposta come qualcuno ha commentato: “per mettere al sicuro i padroni disonesti”.
Si tratta in sostanza dei salari e delle spettanze non pagate dal padrone, detti anche crediti di lavoro. Ovvero ritardi od omessi pagamenti di salari, indennità, straordinari, premi di produzione, ferie non godute, quota di salario mancante per paga oraria inferiore al Ccnl, ecc.
Lo scopo evidente è colpire operai e lavoratori dipendenti, restringendo pesantemente i tempi per reclamare salari e spettanze arretrate, ma soprattutto rendendone molto tortuoso il percorso.
Finora gli operai possono richiedere da subito le spettanze mancanti, anche con cause legali fino 5 anni dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Invece la modifica voluta dal partito di Giorgia Meloni, per ora solo rinviata, vuole che i 5 anni comincino già “in costanza del rapporto di lavoro”. Quindi fare causa durante il rapporto di lavoro, esponendosi al rischio di ritorsioni del padrone.
Attualmente la legge permette di evitare di dover fare causa al padrone, agendo anche da disincentivo al licenziamento. Infatti un padrone, con arretrati salariali verso il dipendente, sa che licenziandolo, questo, non temendo più ritorsioni, ha però 5 anni per esigere le sue spettanze, anche ricorrendo in Tribunale.
Fratelli d’Italia vorrebbe ribaltare il funzionamento di queste regole e portarle sfacciatamente a favore dei padroni. Con l’aggravante che: “se un lavoratore invia una lettera al datore per rivendicare i suoi crediti, sarà costretto ad agire in giudizio entro 180 giorni dalla lettera, a prescindere dai 5 anni di prescrizione, altrimenti sui suoi crediti interverrà la decadenza”. Si tenta di mettere incertezza e paura ai lavoratori che intendono recuperare le loro spettanze arretrate.
Nell’emendamento sospeso – fa notare R. Rotunno dal Fatto Quotidiano: “un’ulteriore novità voluta da FdI renderà più convenienti i contratti pirata. Infatti, se un lavoratore si vede applicato un accordo collettivo di 5 euro l’ora, e vuole chiedere l’adeguamento del suo salario, dovrà inviare una lettera al suo datore e, se poi agirà in giudizio, otterrà solo le differenze retributive alla data in cui ha inviato la lettera. I giudici inoltre potranno dare ragione al lavoratore solo in caso di “grave” inadeguatezza della paga. Una sorta di “rottamazione” dei crediti da lavoro, con un sistema incredibilmente sproporzionato a favore delle imprese”
Spiega l’avvocato C. Guglielmi: “ Se questo emendamento dovesse essere approvato, i lavoratori, nonostante siano ormai privi di tutele reali contro il licenziamento, dovranno comunque richiedere gli stipendi non correttamente pagati anche “in costanza di rapporto di lavoro” con la sanzione – in caso non abbiano la forza di farlo – di perderli definitivamente.” Il legale afferma testualmente “la norma penalizzerà tutti i lavoratori dipendenti”.
Contro un governo che prepara simili misure, mantenere mobilitazioni e occhi ben aperti, senza mai abbassare la guardia.
Saluti Oxervator.

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