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LA CHIUSURA DEI CENTRI SOCIALI È UNA VENDETTA POLITICA

Posted 23 Dicembre 2025
Il governo Meloni ha sgomberato con la forza militare tre centri sociali a cui da tempo aveva dichiarato guerra. Si illude di zittire la lotta politica e sociale nella città, ma non ha fatto i conti con l’insorgenza delle classi subalterne
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Operai Contro

I post della rivolta operaia contro il lavoro salariato.

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12 hours ago

𝐋𝐎 𝐒𝐂𝐈𝐎𝐏𝐄𝐑𝐎 𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐈 𝐅𝐄𝐑𝐌𝐀:𝐆𝐋𝐈 𝐎𝐏𝐄𝐑𝐀𝐈 𝐕𝐎𝐆𝐋𝐈𝐎𝐍𝐎 𝐏𝐈𝐔' 𝐒𝐎𝐋𝐃𝐈 𝗜 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗲 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶, 𝘂𝗴𝘂𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶𝘁 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗣𝗲𝘁𝗿𝗼𝗯𝗿𝗮𝘀, 𝗶𝗻𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗹𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗽𝗲𝘁𝗿𝗼𝗹𝗶𝗳𝗲𝗿𝗼. 𝗟𝗲 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗱𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝗶.𝑃𝑟𝑜𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑖𝑜𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑒𝑡𝑟𝑜𝑏𝑟𝑎𝑠, 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑖 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑖. 𝐿'𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎𝑙𝑒 ℎ𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝐶𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑜 𝐶𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖 𝐿𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 (𝐶𝐶𝐿), 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝐹𝑒𝑑𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑈𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝐿𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑒𝑡𝑟𝑜𝑙𝑖𝑜 (𝐹𝑈𝑃), 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝐹𝑒𝑑𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑁𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝐿𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑒𝑡𝑟𝑜𝑙𝑖𝑜 (𝐹𝑁𝑃) 𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑙𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑐𝑒𝑣𝑎 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑒 𝑖𝑛 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐿𝑜 𝑠𝑐𝑖𝑜𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑒̀ 𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝑜𝑡𝑡𝑎𝑣𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜.www.infomoney.com.br/mercados/petroleiros-nao-aceitam-nova-proposta-da-petrobras-e-greve-entra-no... ... See MoreSee Less

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1 day ago

𝐃𝐀 𝐁𝐀𝐒𝐈𝐋𝐈𝐂𝐀𝐓𝐀𝟐𝟒.𝐈𝐓 𝐑𝐈𝐏𝐑𝐄𝐍𝐃𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋'𝐀𝐑𝐓𝐈𝐂𝐎𝐋𝐎 "𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝘀𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮: 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗮 𝗣𝗼𝗹𝗶𝗰𝗼𝗿𝗼"L’inchiesta della Procura di Matera avviata dopo l’incidente dello scorso ottobre costato la vita a quattro lavoratori agricoliQuesta mattina il personale della Squadra Mobile della Questura di Matera, del NIL Carabinieri di Matera, della Sezione Polizia Giudiziaria Aliquota Carabinieri della Procura presso il Tribunale di Matera e della Polizia Stradale, distaccamento di Policoro, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di quattro cittadini di nazionalità pakistana domiciliati nel Comune di Policoro.L’ordinanza si inserisce nell’ambito di un procedimento penale in cui, allo stato delle indagini, vengono ipotizzati a carico degli indagati reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e violenza privata (art. 610 c.p.), in concorso tra loro, in danno di numerosi lavoratori stranieri impiegati nei campi agricoli del comprensorio lucano.Le indagini della Procura della Repubblica di Matera hanno preso le mosse dal grave incidente stradale verificatosi iil 4 ottobre scorso, lungo la Strada Statale 598, nel territorio di Scanzano Jonico, che ha visto coinvolti un’autovettura con a bordo dieci braccianti stranieri e un autocarro in transito nella corsia opposta.Il sinistro, di estrema violenza, ha provocato la morte di quattro lavoratori di nazionalità indiana e il ferimento degli altri occupanti dei veicoli coinvolti, determinando una comprensibile ondata di emozione e di attenzione a livello non solo locale, ma anche nazionale, per le sue conseguenze umane e per il contesto lavorativo in cui la vicenda è maturata.Alla luce della gravità dell’evento e delle prime informazioni emerse sull’impiego delle persone coinvolte in attività di bracciantato agricolo, la Procura della Repubblica ha immediatamente attivato una complessa attività d’indagine, delegando approfonditi accertamenti alla Polizia Stradale di Matera, alla Squadra Mobile della Questura di Matera e al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera e alla Sezione P.G. aliquota Carabinieri della Procura al fine di ricostruire in modo puntuale la dinamica del sinistro e le eventuali responsabilità, anche ai fini del reato di omicidio stradale plurimo, verificare le condizioni di impiego e di vita dei lavoratori stranieri coinvolti, accertare l’eventuale esistenza di un sistema organizzato di “caporalato” e di sfruttamento lavorativo.Nel corso delle attività investigative sono stati ascoltati lavoratori stranieri, in particolare di nazionalità indiana (alcuni ospitati in località protette indicate dall’Ente Antitratta Regione Basilicata) sopravvissuti all’incidente e altri presentatisi spontaneamente come persone offese da sfruttamento lavorativo. Dalla ricostruzione allo stato compiuta – che dovrà essere verificata e vagliata nel corso del procedimento -è emersa l’ipotesi dell’esistenza di individui dediti al reclutamento e all’impiego di manodopera straniera per la raccolta di prodotti agricoli, in particolare fragole, nei campi siti in diversi comuni lucani. Secondo le contestazioni provvisorie, i lavoratori sarebbero stati ospitati in alloggi sovraffollati e in condizioni abitative ritenute degradanti, con servizi igienici insufficienti e precarie condizioni igienico-sanitarie avrebbero percepito retribuzioni notevolmente inferiori ai parametri contrattuali, con paghe giornaliere ritenute sproporzionate rispetto alle ore effettivamente lavorate. Costoro sarebbero stati impiegati con orari di lavoro particolarmente gravosi, spesso dalle prime ore del mattino e talvolta anche nei giorni festivi, con limitati periodi di riposo e non avrebbero assolutamente beneficiato, secondo quanto emerso dalle investigazioni, delle prescritte tutele in materia di sicurezza sul lavoro, né della necessaria formazione e dotazione di dispositivi di protezione.Si tratta al momento di ipotesi accusatorie fondate sul materiale raccolto nella fase delle indagini preliminari (escussioni di persone informate, sequestri, analisi documentali e tecniche), che saranno oggetto di puntuale vaglio in sede giudiziaria. Un ulteriore profilo oggetto di indagine riguarda la fase immediatamente successiva al tragico sinistro del 4 ottobre 2025.Secondo quanto emerge dagli atti, alcuni lavoratori sopravvissuti avrebbero riferito di aver subito pressioni е minacce, anche gravi, allo scopo di indurli a non collaborare con gli inquirenti, fornire una versione dei fatti ritenuta compiacente rispetto agli interessi del gruppo che avrebbe gestito il reclutamento e il trasporto dei braccianti e, infine, indicare quale “caporale” un soggetto deceduto nell’incidente, così da spostare su quest’ultimo la rappresentazione del ruolo di organizzatore.Anche tali circostanze sono allo stato oggetto di approfondimento, in un quadro investigativo ancora in evoluzione, e costituiscono la base per la contestazione del reato di violenza privata in concorso.Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, valutata la richiesta avanzata dalla Procura e l’insieme degli elementi finora raccolti, ha ritenuto sussistenti, allo stato degli atti, i presupposti per l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei quattro indagati.La misura è stata disposta in ragione dei gravi indizi di colpevolezza al momento ravvisati in ordine ai delitti provvisoriamente contestati e in considerazione delle esigenze cautelari individuate, tra cui il pericolo di reiterazione di condotte analoghe di sfruttamento, nonché il rischio di inquinamento probatorio attraverso condotte intimidatorie nei confronti dei lavoratori." ... 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3 days ago

𝗔𝗦𝗞𝗔𝗧𝗔𝗦𝗨𝗡𝗔Lo sgombero del centro sociale è un atto di forza deciso su base politica.Usare la violenza organizzata dallo Stato, su indicazione del governo, per chiudere e tappare la bocca ad un organismo a base sociale che ha l’unica sperimentata responsabilità di criticare e lottare contro ciò che ritiene essere ingiustizie insopportabili (per ultime lo sterminio del popolo palestinese a Gaza). Che lotta legittimamente contro un governo che affronta ogni problema degli strati sociali in miseria col bastone e la carota ormai rinsecchita.Alla forza pubblica che aggira anche lo stato di diritto -nessuna prova concreta su responsabilità penali del centro sociale-, alla banda politica che irride ogni richiamo ai principi democratici della libertà di associazione e di parola non c’è altra possibilità che rispondere con la forza di potenti manifestazioni di massa. Con il coinvolgimento delle masse di sfruttati tenuti apposta in zone separate e divise da muri impenetrabili. A Torino esiste una forza latente nelle fabbriche e nei luoghi del lavoro che può buttare sulla bilancia tutto il suo peso. Ad una condizione però: che lo sgombero violento del centro sociale si intenda come un colpo alla loro stessa possibilità, in quanto sfruttati, di difendere i loro interessi immediati e futuri. ... See MoreSee Less

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5 days ago

Essere accondiscendenti con la politica del padrone non assicura la conservazione del posto di lavoro. Per gli operai è una regola che molti sindacalisti che dicono di rappresentarli, hanno dimenticato.I giornalisti non l'hanno mai avuta, tranne poche eccezioni.Oggi la Stampa e Repubblica sono messe in vendita dagli Elkann, gli eredi di Agnelli. Si parla di un imprenditore straniero come acquirente. Anni di "benevolenza informativa" nei confronti di quello che voleva vedere pubblicato il padrone, non salva questi giornalisti da essere svenduti al migliore offerente.I giovani che hanno occupato gli uffici della Stampa di Torino per protestare contro la campagna di stampa contro l'imam Shahin per la sua solidarietà ai palestinesi, sono I nemici della "libertà di parola". Il padrone che si vende questa libertà per soldi è l'amico? ... See MoreSee Less

La Stampa è in vendita, il governo convoca Gedi. Il Pd: usi il Golden Power

www.lastampa.it

Elkann tratta la cessione del gruppo all’armatore greco Kyriakou. Barachini oggi vede vertici aziendali e Cdr. Schlein: garantire l’occupazione

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1 week ago

𝐁𝐑𝐀𝐒𝐈𝐋𝐄, “𝐕𝐎𝐆𝐋𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐏𝐈𝐔’ 𝐒𝐎𝐋𝐃𝐈” 𝐆𝐋𝐈 𝐎𝐏𝐄𝐑𝐀𝐈 𝐁𝐋𝐎𝐂𝐂𝐀𝐍𝐎 𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐃𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐏ET𝐑𝐎𝐋𝐈𝐅𝐄𝐑𝐀!𝐂𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐞𝐫𝐢 (𝟏𝟓/𝟏𝟐/𝟐𝟓) 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐢 𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐞, 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐭𝐫𝐨𝐥𝐢𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐦𝐢𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝟎,𝟑% 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐢 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐨𝐛𝐫𝐚𝐬 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚. 𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐢 𝐛𝐫𝐚𝐬𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐛𝐨𝐫𝐠𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐋𝐮𝐥𝐚 𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐨𝐛𝐫𝐚𝐬 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐝𝐝𝐢𝐬𝐟𝐚𝐭𝐭𝐞:• 𝐔𝐧 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨, • 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐫𝐞𝐯𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐢𝐦𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞.www.industriall-union.org/fup-brazil-takes-action-to-defend-petrobraswww.industriall-union.org/fup-brazil-takes-action-to-defend-petrobras ... See MoreSee Less

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