L’analisi di
Guido Rampoldi dal fatto quotidiano
L’analisi di
Nell’Iraq centrale, tra il 2006 e il 2007 le milizie ammazzarono 50 mila persone per stabilire la linea di demarcazione tra zone sciite e zone sunnite. Se si considera che malgrado le pulizie etniche passate e in corso, vaste regioni della Siria e dell’Iraq rimangono ‘miste’, si capisce perché toccare i confini produrrebbe ecatombi. E non solo nelle terre sconvolte dall’Isis: per restare alle situazioni più esplosive, sono ormai evidenti gli appetiti che suscitano la Libia, ormai in pezzi e ricchissima di idrocarburi, e il West Bank, sempre più sospinto verso la rivolta di massa che nei piani dell’estrema destra israeliana offrirebbe il pretesto per spopolare e fagocitare i territori palestinesi.
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