Redazione di operai Contro,
alla fine il M5S si è smascherato
Il M5S, il movimento del capitalismo onesto, si è accordato con il Pd, il partito del capitalismo di governo.
Ora Grillo e compari possono sgolarsi a dire che non è un inciucio
Un ex M5S
I giuristi Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti (Ansa)I tre giudici della Corte costituzionale mancanti, dopo 31 fumate nere, ora ci sono. Ma la nomina di Augusto Barbera di area Pd, di Franco Modugno voluto dal Movimento Cinque Stelle, e di Giulio Prosperetti vicino ai centristi, lascia strascichi politici non indifferenti. Con Forza Italia che – esclusa dall’accordo e orfana del suo candidato Francesco Paolo Sisto – grida all’ «inaffidabilità» politica del presidente del Consiglio e la Lega che accusa Beppe Grillo di essere «la stampella di Renzi».
Ma le prove tecniche di accordo tra il Pd e il M5S generano preoccupazioni anche sulla Rete. Grillo rivendica dal suo blog: «Due volte si è ricorso al metodo Cinque stelle e due volte si è raggiunto l’obiettivo. Mentre le altre 30 volte si sono buttati via i soldi dei cittadini». I militanti, però, si interrogano se il «patto» con i democratici non sia un vero e proprio inciucio. Mentre la sinistra del Pd sfida il Movimento ad andare oltre. E trovare convergenze anche su altro: a partire dalla legge sulle unioni civili.
Alessandro Di Battista rasserena gli uni e gli altri: «Il Partito democratico per noi è ancora il male politico, la causa principale del disastro di questo Paese. Sull’elezione dei giudici siamo riusciti a portare sul nostro terreno anche il Pd. Volevano eleggere un indagato, l’avvocato di Silvio Berlusconi e Denis Verdini. Grazie a noi la Corte costituzionale ha tre giudici assolutamente degni». E ancora: «Abbiamo già votato il ddl Cirinnà sulle unioni civili in Commissione. Se vengono presentati provvedimenti validi, siamo sempre pronti a votarli. Ma qui ci fermiamo».
D’altra parte, anche nel voto in Aula, sarebbe mancata una ventina di voti M5S perché alcuni senatori e deputati hanno ritenuto Barbera troppo legato al premier. Ma è soprattutto il metodo che non è piaciuto ad alcuni militanti. Come Salvatore Leonangeli, che scrive: «È grave e rattrista» il fatto che non ci sia stata una votazione online. «Tanti bla, bla, bla e poi accordi, inciuci e delle banche nessuno parla. Anzi il M5S tiene bocca cucita!!! Mai più voterò!!!!», aggiunge Giorgio Da Ros.
Posizioni estreme, ma la Lega, con Roberto Calderoli, soffia sul fuoco: «I grillini chiedono alla Rete anche per scegliere i piatti del menù e poi, quando c’è da fare una vera consultazione ecco che i cittadini non ci sono più». E rincara: «Con l’inciucio, il M5S si è portato a casa un giudice costituzionale ma, così facendo, ha salvato il governo Renzi e impedito al Paese di tornare al voto». A rintuzzare le accuse lo stesso premier, Matteo Renzi, al Tg5: «Bisogna capire se ci sono ancora i moderati nel centrodestra. Più che discutere dei posti, si mettano d’accordo: se non scelgono la linea demagogica ed estremista di urlare contro tutti, siamo sempre pronti ad avere un dialogo, restando in alternativa».
Comments Closed