INNSE: AGGIORNAMENTO DEL 9 MARZO 2017

Redazione di Operai Contro, Nuovo aggiornamento di oggi 9 marzo dai cancelli della Innse.   Il presidio è continuato come sempre per tutta la mattinata, impedendo alle imprese di entrare. A metà mattina Camozzi ha mandato alcuni camion e imprese edili con il determinato intento di entrare in azienda al solo scopo di provocare il picchetto. La barzelletta che hanno raccontato  è stata quella di dover entrare per eseguire dei lavori di sistemazione al tetto del capannone.  In sette anni Camozzi non ha mai fatto ne’ un lavoro di ristrutturazione seria, ne’ tanto meno una manutenzione minima su tutto […]
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Redazione di Operai Contro,

Nuovo aggiornamento di oggi 9 marzo dai cancelli della Innse.

 

Il presidio è continuato come sempre per tutta la mattinata, impedendo alle imprese di entrare. A metà mattina Camozzi ha mandato alcuni camion e imprese edili con il determinato intento di entrare in azienda al solo scopo di provocare il picchetto. La barzelletta che hanno raccontato  è stata quella di dover entrare per eseguire dei lavori di sistemazione al tetto del capannone. 

In sette anni Camozzi non ha mai fatto ne’ un lavoro di ristrutturazione seria, ne’ tanto meno una manutenzione minima su tutto il fabbricato. 

Una chiara e lampante provocazione del padrone.

Metà dei lavoratori ha continuato il presidio dei cancelli, mentre l’altra metà si recava in tribunale per la causa (art.700 provvedimento d’urgenza) che l’azienda ha promosso il 14 ottobre 2016 contro di noi. 

La causa continua ad essere rimandata, udienza dopo udienza, da novembre sino ad oggi  e probabilmente continuerà ad essere ancora rimandata.

La motivazione del rinvio al 28 marzo è data dal fatto che gli avvocati dell’azienda non riescono ancora ad avvisare con raccomandata tutti i citati in giudizio. 

Questo fatto ha fatto incazzare il giudice che ha rimproverato aspramente l’avvocato dell’azienda, il quale ha fatto sapere al giudice che probabilmente la causa potrà essere ritirata. 

Una posizione del legale dell’azienda che probabilmente non è condivisa dai Camozzi.

Il nostro avocato è arrivato alla conclusione  che questa causa oramai è una causa morta e sepolta, ma comunque è il giudice che deve decidere se e come concluderla. 

Staremo a vedere questa pantomima, con quali esisti e in che tempi si concluderà.

Lo spiegamento della polizia è stato oggi meno rilevante del solito, un solo  cellulare più i soliti funzionari della digos.

Il presidio della portineria continuerà anche domani, ed è nostra intenzione continuare con il blocco fino al ritiro dei licenziamenti.

Chiediamo ancora una volta a tutti i compagni e solidali che sostengono la nostra lotta di essere presenti in modo massiccio al presidio. 

L’appuntamento è per domattina dalle ore 7.00 davanti ai cancelli della Innse.

Operai INNSE

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