Palermo: due manifestazioni contro Renzi

Redazione di Operai Contro, anche a Palermo Renzi è stato accolto a pesci in faccia. Ieri 22 ottobre due manifestazioni di lavoratori, centri sociali e attivisti hanno contestato il suo arrivo e un corteo si è scontrato con la Polizia che proteggeva Renzi. Arrivato anche qui con il suo carico di balle e protervia, sperando di prenderci impunemente per il culo. Renzi ha poi parlato al suo pubblico, quelli che già stanno dalla sua parte. Ovunque Renzi vada, si tira la zappa sui piedi perché contribuisce ad alzare e allungare il muro contro il suo governo e la sua […]
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Redazione di Operai Contro,

anche a Palermo Renzi è stato accolto a pesci in faccia. Ieri 22 ottobre due manifestazioni di lavoratori, centri sociali e attivisti hanno contestato il suo arrivo e un corteo si è scontrato con la Polizia che proteggeva Renzi. Arrivato anche qui con il suo carico di balle e protervia, sperando di prenderci impunemente per il culo. Renzi ha poi parlato al suo pubblico, quelli che già stanno dalla sua parte. Ovunque Renzi vada, si tira la zappa sui piedi perché contribuisce ad alzare e allungare il muro contro il suo governo e la sua politica antioperaia e antipopolare.

Saluti da Lentini

 

Vi spedisco una breve nota del Giornale di Sicilia

PALERMO 22 ottobre. Scontri questa mattina fra studenti e forze dell’ordine davanti al Teatro Massimo di Palermo in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’università alla quale ha partecipato il premier Matteo Renzi.

Gli studenti e gli attivisti dei centri sociali, partiti da piazza Pretoria, con in testa uno striscione con scritto “Cacciamo Renzi”, sono entrati in contatto con le forze dell’ordine dopo che dal corteo erano stati lanciati alcuni petardi.

Un’altra manifestazione di protesta a poca distanza dal Teatro Massimo, ha visto la partecipazione di docenti precari della scuola dell’infanzia, ricercatori universitari e studenti dell’Udu e della Rete degli studenti medi.

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Contestato dagli studenti a Palermo il premier prosegue il tour in Sicilia con un bagno di folla tra volti e nomi dei vecchi potentati locali convertiti al “Sì”. Valeria Sudano, oggi Pd ma eletta in regione con Saverio Romano e nipote dell’ex senatore cuffariano Domenico. Paolo Ruggirello, prima socialista, poi autonomista seguace di Lombardo e poi di Musumeci. E tanti altri. Fioccano le promesse: sgravi per il lavoro e infrastrutture

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