SALVINI E MELONI SCOPRONO LE CARTE. PRIMA I PADRONI DOPO GLI OPERAI

Nella vicenda ArcelorMittal a Taranto da questi patrioti sovranisti ci si aspettava un attacco al padrone straniero, niente da fare, sono solo servi dei padroni di ogni parte del mondo.
Condividi:

Nella vicenda ArcelorMittal a Taranto da questi patrioti sovranisti ci si aspettava un attacco al padrone straniero, niente da fare, sono solo servi dei padroni di ogni parte del mondo.

Caro Operai Contro,
con la vicenda ArcelorMittal, dietro il sovranismo di Salvini e della Meloni, appare in modo sempre più evidente tutto il loro servilismo nei confronti dei padroni. Hanno scritto sulle loro bandiere: “ Prima gli italiani” ed ora riscrivono prima gli interessi degli investitori, e cioè prima gli interessi dei padroni dell’acciaio.
“Prima gli italiani” uno slogan di ispirazione nazifascista, “prima la Germania” urlava Hitler a Berlino, che sbandierano in ogni occasione. Anche l’altro giorno, Salvini a Santarcangelo vicino a Rimini, a caccia di voti per le prossime elezioni regionali in Emilia Romagna, urlava a bocca larga: “Case popolari prima agli italiani, è legittima difesa”.
Noi sappiamo che “Prima gli italiani” discrimina sotto tutti i punti di vista gli immigrati, siano essi “irregolari”, o con regolare permesso di soggiorno, per il semplice motivo che sono arrivati in Italia, dopo gli “italiani” che ci sono nati ed è una discriminazione su base etnica, razzista.
Uno slogan che però questi sovranisti mettono sotto i piedi, quando la precedenza “all’italianità” che secondo i loro schemi spetterebbe agli “operai italiani” entra in collisione con gli interessi di un padrone che viene dall’estero. Come alla ex Ilva di Taranto dove Lega e Fratelli d’Italia, se ne sono ben guardati dall’intimare alla multinazionale franco-indiana ArcelorMittal: “Prima gli italiani”. Per Salvini e la Meloni il padrone è sempre il padrone, “prima il padrone” che sia o no italiano, dopo vengono gli operai, dove, come e quando vuole il padrone.
Sovranisti ma solo contro i più deboli, hanno gettato alle ortiche il loro sovranismo e si sono inchinati ad ArcelorMittal, e giustificato i piani contro gli operai nelle fabbriche che controlla in Italia, insieme a migliaia di licenziamenti, indotto compreso.
Eppure in un appello ai patrioti della Meloni si legge: “Prima gli italiani. Chi vive in Italia da più tempo e ha contribuito alla sua crescita deve avere la precedenza; nel lavoro, nell’accesso ai servizi sociali, come gli asili nido e gli alloggi popolari”. A prenderla alla lettera il signor Mittal sarebbe l’ultimo della lista.
Ma davanti al potente investitore, neanche questa palese discriminazione (che dà la precedenza, non ai più bisognosi, ma a chi “vive [e lavora] in Italia da più tempo”), viene impugnata dalla Meloni che ne è l’artefice, né dall’altro sovranista, Salvini. Confermando se ve ne fosse bisogno, che l’appello ai patrioti della Meloni, è contro gli immigrati, contro gli operai e contro i disoccupati, (quest’ultimi perché, come fa capire l’editto Meloni,“non partecipano alla crescita dell’Italia”.
La Lega e Fratelli d’Italia si sono distinti più di Renzi e del Pd nel pretendere, in coro col sindacato confederale, lo scudo penale per Arcelor Mittal, sostenendo che “tanto è un pretesto”.
Intanto, che lo scudo penale sia o meno un pretesto, alla ex Ilva, questi sovranisti hanno sotterrato lo slogan, “Prima gli italiani”, sostituendolo con “prima i padroni” che con lo scudo vogliono rendere non punibili le inadempienze sulla sicurezza e incolumità sul lavoro, previste dalla legge e dai contratti in essere.
La Meloni tempo fa dichiarò: “L’Europa non esiste, è un comitato di usurai”. Oggi come soluzione per la vertenza ArcelorMittal, (in delega al sovranismo) dichiara: “Io credo che il governo abbia fatto un errore a non coinvolgere l’Unione europea. Stavolta l’Europa può essere utile, nazionalizzare per dire tamponiamo, è una cosa di minimo respiro”.
Il sovranismo si appella al “comitato di usurai” in Europa, perché propizi o quantomeno non crei problemi ad una eventuale nazionalizzazione della ex Ilva. In ogni modo quando si tratta di operai, la Lega e Fratelli d’Italia cancellano lo slogan: “Prima gli italiani”. Per Salvini e la Meloni gli italiani che contano sono i padroni, più che altro padroncini e bottegai che votano per loro.
Saluti Oxervator

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.