Foligno: scioperano e vengono sostituite

Redazione di Operai Contro, dopo il licenziamento dei 1666 di Almaviva c’è stata una valanga di licenziamenti collettivi. A Foligno basta scioperare per essere licenziati. Questo grazie ai sindacti della CGIL-CISL-UIL che non hanno difeso i lavoratori Almaviva Questo è capitato alle 5 lavoratori delle Omcl  che ogni giorno si occupano di preparare i pasti per oltre 300 operai, delle officine di manutenzione delle locomotive di Trenitalia a Foligno (Pg). Sono lavoratrici in appalto, dipendenti dell’azienda Elior, multinazionale della ristorazione collettiva. Franca, Ieri hanno deciso di scioperare per diversi motivi:  “Sono mesi che in busta paga spariscono gli straordinari, […]
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Redazione di Operai Contro,

dopo il licenziamento dei 1666 di Almaviva c’è stata una valanga di licenziamenti collettivi. A Foligno basta scioperare per essere licenziati. Questo grazie ai sindacti della CGIL-CISL-UIL che non hanno difeso i lavoratori Almaviva

Questo è capitato alle 5 lavoratori delle Omcl  che ogni giorno si occupano di preparare i pasti per oltre 300 operai, delle officine di manutenzione delle locomotive di Trenitalia a Foligno (Pg). Sono lavoratrici in appalto, dipendenti dell’azienda Elior, multinazionale della ristorazione collettiva. Franca, Ieri hanno deciso di scioperare per diversi motivi:  “Sono mesi che in busta paga spariscono gli straordinari, le ferie, i permessi – spiegano le lavoratrici – e poi i carichi lavoro sono diventati insostenibili, soprattutto se manca qualcuna di noi, per ferie, malattie o perché è in 104, visto che l’azienda non fa sostituzioni”.

Eppure, oggi che c’è sciopero le lavoratrici trovano una spiacevole sorpresa: al loro posto c’è qualcuno che sta preparando i pasti per i ferrovieri,

Anche se hanno sostituito le lavoratrici in sciopero la stragrande maggioranza dei colleghi ferrovieri ha deciso di disertare la mensa e pranzare con un panino e questo proprio per testimoniare la nostra vicinanza alla loro lotta, anche perché oggi tocca a loro, ma domani potrebbe toccare a chiunque di noi”. 

Un ferroviere

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