MARTEDI’ 9 DICEMBRE 2014 IL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI MODENA HA DECISO: IL LICENZIAMENTO DI FRANCESCO FICIARA’ E’ LEGITTIMO

Francesco aveva in tasca una sentenza totalmente diversa dello stesso tribunale, in primo grado il suo licenziamento era stato dichiarato illegittimo. La FIAT ha fatto ricorso ed oggi ha vinto. Ancora non si conoscono le motivazioni di questa giravolta ma una cosa è chiara: l’obbiettivo del padrone di togliersi dalle scatole l’operaio ribelle, l’organizzatore dell’opposizione operaia alle condizioni di lavoro e di schiavitù produttiva in FIAT è stato raggiunto. Il giudice con la sua sentenza ha dato giustificazione legale a quelle che agli occhi di tanti compagni di lavoro e di tanti operai risultavano e risultano essere azioni di […]
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Francesco aveva in tasca una sentenza totalmente diversa dello stesso tribunale, in primo grado il suo licenziamento era stato dichiarato illegittimo. La FIAT ha fatto ricorso ed oggi ha vinto. Ancora non si conoscono le motivazioni di questa giravolta ma una cosa è chiara: l’obbiettivo del padrone di togliersi dalle scatole l’operaio ribelle, l’organizzatore dell’opposizione operaia alle condizioni di lavoro e di schiavitù produttiva in FIAT è stato raggiunto.

Il giudice con la sua sentenza ha dato giustificazione legale a quelle che agli occhi di tanti compagni di lavoro e di tanti operai risultavano e risultano essere azioni di intimidazioni e persecutorie che la FIAT ha messo in atto per anni contro Francesco.

Nell’aula del tribunale di Modena non si confrontavano cittadini alla pari, litigiosi ed irrispettosi ma pari. No! In tribunale si confrontavano il potente padrone ed il suo schiavo, e il potente padrone grazie ad un giudice “ al di sopra delle parti” ha avuto la meglio sul suo schiavo ribelle : licenziamento legittimo, Francesco non disturberà più con la sua presenza il dominio di capi e capetti sulla condizioni di lavoro degli altri operai. Giudice “al di sopra delle parti” che “personalizza sull’operaio schierandosi così platealmente da una parte, sola quella più forte, insindacabile, impersonale potenza del padrone FIAT cnh. FIAT-FCA che “guarda caso”, negli stessi giorni mette in cassa-integrazione centinaia di operai dello stesso stabilimento, continua a “ridurre” e “traslocare”risorse degli stabilimenti da nord a sud, facendo dire alla stampa e ai suoi aiutanti sindacali di ogni sigla che “investe” miliardi ( mai visti , 20 miliardi).

Quella FIAT-FCA, che fa marciare e MANTIENE un occupazione” produttiva” che (dice alle TV) non gli da “profitto” ma bonariamente tiene in vita, con decine di migliaia di operai dentro, senza diritti e salari da fame, poveri cristi.  Ma Francesco e i suoi sostenitori non si arrendono, il suo lavoro politico e sindacale verso la FIAT NEW HOLLAND continuerà, l’obbiettivo era e rimane il reintegro nel suo posto di lavoro.

Appena conosceremo le motivazioni della sentenza faremo appello e la battaglia legale continuerà fino alla fine. Francesco non ha la disponibilità economica della FIAT ma ha la solidarietà militante degli operai ribelli come lui.

La FIAT ha solo vinto una battaglia, ha trovato il giudice sensibile alle sue necessità, non è detto che sia sempre così, dipenderà anche dalla pressione sociale che sapremo mettere in campo come operai. La guerra fra operai e padroni è ancora lunga.

ASLO – Operai Contro via G. Matteotti 496 – 20099 Sesto San Giovanni(Mi) 11 / 12 /2014

Per contatti: [email protected]

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2 Comments

  1. alanza53

    La costituzione borghese e i tribunali borghesi: La legge è uguale per tutti. Francesco ha avuto la sfrontatezza di ribellarsi allo sfruttamento della Fiat, di ribellarsi affinchè venisse rimosso dell’ amianto, di lottare per fare in modo che le postazioni dove si salda venissero dotate di aspiratori, che la pavimentazione del reparto non fosse piena di buchi, che i giovani assunti con contratto a termine non venissero licenziati e trattati come schiavi, contro i Sabati lavorativi che la Fiat impone con l’avvallo dei sindacati asserviti, a tutte le forme di schiavitù che gli operai vivono sulla propria pelle nelle fabbriche. La determinazione di Francesco nella lotta viene avvallata anche da sopralluoghi fatti dal personale sanitario preposto, che in più verbali contestava alla Fiat la mancanza di sicurezza per gli operai. In quel maledetto reparto ho lavorato personalmente e vi assicuro che le pene dell’inferno sono più sopportabili: Rumore assordante (personalmente ho avuto un notevole calo dell’udito); un giorno il maglio di una pressa gigantesca regalata alla Fiat con il famoso piano Marshall, si stacco’ dalla struttura portante tranciando ben 12 bulloni che lo sostenevano, e per un caso fortuito 4 operai che lavoravano non ci rimisero la vita, un pezzo sfondo’ un pannello di lamiera e un altro colpì una operaia in pieno volto con le conseguenze che potete immaginare: il viso deturpato per sempre! Scintille di metallo incandescente che volano da tutte le parti, il convogliatore di parafanghi che dal reparto lastroferratura porta i parafanghi nel reparto verniciatura senza protezione e che spesso cadevano, rischiando di arrivare addosso agli operai; aspiratori che non funzionavano nonostante ci fosse un fumo pazzesco. Di lotte indipendenti ne abbiamo fatte mentre il delegato di reparto della Fiom era sempre latitante. Questo era ed è il reparto dove lavora Francesco. A tutto questo Francesco si è ribellato, e non solo contro la Fiat ma anche contro i lacchè del sindacato; a questo indomabile operaio la Fiom ha impedito di salire sul pullman che portava gli operai a Milano per lo sciopero generale. La legge è uguale per tutti: Francesco è uno schiavo che si ribella e va licenziato e allontanato dagli altri operai perchè può essere di esempio. I padroni vanno assolti perchè sono magnanimi e danno lavoro, anche se per il lavoro e sul lavoro ci sono dei morti o dei feriti gravi che rimangano invalidi per sempre. Le ultime sentenze della giustizia borghese sono chiare: nessuno è colpevole se muoiono degli operai, i padroni vanno assolti perchè sono in pochi e danno da mangiare a milioni di persone in tutto il mondo, e se c’è qualcuno che muore di fame non possono certamente fare dei miracoli; rendono schiavi milioni di persone, con salari da fame ma vanno assolti perchè rischiano di tasca propria, non importa se si sono arricchiti rubando. Operai: La costituzione e le leggi borghesi tutelano solo i nostri sfruttatori e cioè I Padroni che si servono di politicanti di Dx e Sx, di tutti i sindacati e sindacatini asserviti per perpetrare il loro dominio e farci vivere da schiavi salariati. Operai, non c’è alternativa: se vogliamo liberarci dalla schiavitù dobbiamo organizzarci in modo indipendente, costruire il PARTITO OPERAIO, L’UNICO STRUMENTO CHE CI SERVE PER SPAZZARE VIA LE LEGGI E LA GIUSTIZIA BORGHESE E LIBERARCI DALLA SCHIAVITU’ DEL LAVORO SALARIATO. SOSTENIAMO LA LOTTA DI FRANCESCO CON TUTTI I MEZZI, LA LOTTA DI FRANCESCO E’ LA LOTTA DI TUTTI GLI SFRUTTATI.

  2. gruppo operai

    Grazie del sostegno Antonio ! Vorrei solo aggiungere :

    Altro che di tasca propria i profitti sono generati unicamente dal lavoro produttivo degli operai, gli schiavi salariati ragionino attorno a questo semplice fatto e pensino di fronte alla grande crisi di sovrapproduzione, che riproduce ricchi sempre piu’ ricchi e poveri sempre piu’ poveri di rompere la piramide dove stanno seduti borghesi di ogni colore, placidi, e successivamente rovesciarla per una nuova societa’.

    H. F.