Sbarra ex segretario della CISL promosso dalla Meloni a sottosegretario del governo. Niente di grave, sono tanti i sindacalisti venduti che fanno carriera politica o diventano ben pagati funzionari dello Stato. Ma qui il passaggio è sfacciato. Gli operai che nelle fabbriche sostengono la CISL ora sanno a chi danno il loro consenso.
Caro Operai Contro, fu proprio uno Sbarra dimissionario all’ultima assemblea nazionale della Cisl, a offrire alla Meloni un predellino e un microfono per riaffacciarsi in pubblico, per uscire dalla tana dove si era rifugiata da un paio di settimane, dopo aver liberato e fatto accompagnare in Libia con un volo di Stato, l’assassino e torturatore di innocenti, Almasri.
Così scaltramente si esibiva in pubblico il sodalizio della Cisl con il governo Meloni, che affida ai torturatori nei lager in Libia il compito di “dissuadere” i migranti verso l’Italia e l’Europa.
Sicuramente un primo motivo per il quale la Meloni ha cooptato Luigi Sbarra ex segretario generale Cisl, nel governo, affidandogli la carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud.
Un’altra battaglia comune condotta dalla Cisl e dal governo Meloni è stata la campagna per l’affossamento del salario minimo legale.
Più di recente la stessa unità d’azione ha visto Cisl e governo Meloni scagliarsi contro i 4 referendum sul lavoro e quello sulla cittadinanza. La nuova segretaria della Cisl, Daniela Fumarola, non è fuoriuscita dal corso del suo predecessore.
Dice la Meloni: “Con la nomina di Sbarra il messaggio che voglio dare è che vogliamo continuare a rafforzare l’occupazione nel Sud, dove già cresce ancora più che nel resto d’Italia e che può essere la locomotiva del Paese”.
E che locomotiva! Sbarra con l’esperienza accumulata se ne intende di “occupazione”. Con lui Segretario regionale della Cisl della Calabria, il fratello Rocco viene nominato presidente dell’Anteas di Guardavalle, un’associazione della Cisl. La sorella, Nausica, era coordinatrice regionale Donne della Cisl Calabrese e il nipote Christian, segretario organizzativo della Cisl di Reggio Calabria.
Luigi Sbarra un vero tessitore “dell’occupazione”. Ora, con la nuova nomina, può passare dal nepotismo occupazionale regionale (di nepotismo la Meloni se ne intende) a quello su vasta scala e non solo di fratelli, sorelle e nipoti.
Infatti, con la nuova legge sulla partecipazione dei lavoratori ai Consigli di amministrazione delle aziende, che il governo Meloni ha concesso alla Cisl, potranno piazzarsi nei Consigli di amministrazione delle aziende, lautamente retribuiti, tanti amici della linea (e della coppia) Meloni/Sbarra. Sempre in nome dell’occupazione, beninteso, in cambio di ciò che rimane delle velleità del sindacalismo cislino.
Amici che ovviamente non dovranno obiettare, esempio, nel percorso dell’Autonomia differenziata che, in barba ai poveri e meno abbienti, ha già tagliato e taglierà milioni di euro proprio al Sud, del sottosegretario governativo Luigi Sbarra.
Negli ultimi anni la Cisl ha ulteriormente bendato gli occhi rispetto le sensibilità della condizione operaia, per abbracciare sempre più sfacciatamente le ragioni dei padroni. Pesando come una palla, anzi un macigno al piede dello stesso sindacalismo Confederale, nel suo insieme già di per sé, tutt’altro che d’assalto. Ma che sprezzantemente Sbarra definisce (Uil e Cgil) “Antagonisti, rivoltosi, ancorati al ‘900”. Magari lo fossero davvero!
Recentemente la Cisl ha firmato 2 accordi separati nella PA e alle Poste, ma dal 2013 questo sindacato non partecipa più e non aderisce alla proclamazione degli scioperi generali proclamati da Cgil e Uil. Anche questo ha contato nell’incoronazione di Sbarra a vicerè.
Saluti Oxervator.
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