LA CACCIA ALLO STRANIERO PRODUCE RIVOLTE

Gli USA in fiamme, Trump pensa di risolvere il problema delle proteste mobilitando l’esercito patriottico ma non fa altro che allargare il fronte di chi lo combatte per le strade.

Gli USA in fiamme, Trump pensa di risolvere il problema delle proteste mobilitando l’esercito patriottico ma non fa altro che allargare il fronte di chi lo combatte per le strade.

“Immigration and Customs Enforcement” (ICE) fondata durante la presidenza di GW Bush si occupa principalmente della sicurezza interna, della caccia e deportazione “ degli stranieri irregolari”, ha un budget annuale di 8 miliardi di dollari e 20 mila agenti. Nel proprio programma D. Trump ha tra le altre cose promesso di deportare un milione di stranieri all’anno, quindi in totale 4 milioni di operai e lavoratori stranieri. La misura diretta alla pancia dell’elettorato bianco e povero che lo ha votato, indica in maniera subdola e strumentale, principalmente nei lavoratori e operai “latinos” la cause della condizione di miseria dei bianchi poveri americani rovinati dalla società dei padroni americani. Questi annunci e il clima che ne è seguito aumentano, ovviamente, l’insicurezza dei lavoratori stranieri e quindi la loro ricattabilità da parte dei padroni USA. Incaricati dal presidente di turno, gli agenti dell’ICE dal 2017 hanno condotto vere e proprie incursioni, rastrellando chiunque avesse le caratteristiche somatiche straniere, perquisendo migliaia di posti di lavoro, esercizi commerciali ecc. L’uso della xenofobia come arma per la ricerca del consenso elettorale non è stato esclusivo appannaggio dei Repubblicani o di Trump. Se prendiamo, infatti, in esame gli ultimi otto anni 2017/2024 (Trump/Biden) il numero più alto di arresti giornalieri spetta di poco a Biden con 467 arresti ( 170.590 in totale nell’anno 2023). Sotto la prima presidenza Trump nel 2019 i rastrellamenti dell’ICE avevano portato a 437 al giorno, per un totale di 158.581 lavoratori stranieri arrestati. Sembra evidente, che Trump al momento voglia spostare l’attenzione dalle proprie difficoltà in politica estera e politica economica, facendo pressione sugli agenti dell’ICE affinché portino almeno a 3000 il numero di lavoratori stranieri arrestati giornalmente. Tutto ciò ha portato ad una intensificazione dei soprusi da parte degli agenti dell’ICE. Migliaia di lavoratori stranieri sono stati arrestati nonostante il loro permesso di soggiorno fosse regolare. Migliaia di famiglie sono state separate, genitori senza permesso di soggiorno separati dal resto della famiglia in regola. L’apparato dell’ICE è stato accusato di detenere alcuni dei lavoratori arrestati in strutture illegali. L’azione di identificazione, arresto ed espulsione pare non sia rimasta circoscritta ai lavoratori stranieri ma le incursioni dell’ICE hanno preso di mira migliaia di studenti universitari stranieri le cui opinioni e attività politiche non sono gradite all’establishment. Solo nei primi tre mesi del 2025 ad oltre 800 studenti stranieri l’ICE ha revocato il permesso di soggiorno, arrestandoli e deportandoli nel paese di origine. Il 29 aprile 2025 un tribunale federale ha scoperto che i funzionari dell’ICE hanno “illegalmente” esaminato i fascicoli di 1,3 milioni di studenti stranieri con regolare permesso, per trovare “elementi” che giustificassero revoca, arresto e deportazione. Esemplare il caso dello studente palestinese della Columbia University, Mahmoud Khalil sposato con una cittadina USA e titolare di un permesso di soggiorno definitivo. Nella prima settimana di marzo 2025, l’ICE lo ha arrestato e detenuto illegalmente, “revocandone” il permesso di soggiorno per la sua attività pro palestinese. Khalil al momento rimane detenuto con la fumosa accusa di sostenere Hamas. Alle manifestazioni che ne chiedevano la scarcerazione, 20 studenti sono stati identificati, arrestati e deportati!
Questo il clima che comprensibilmente ha scatenato le rivolte in atto a Los Angeles, New York, Chigago , Atlanta, San Francisco, Philadephia, Northem Virgia, Austen, ecc. per ora. Trump intanto cerca di reprimere con la violenza le rivolte inviando 4000 soldati della Guardia Nazionale e 700 Marines a Los Angeles. E dichiarando il coprifuoco. Secondo il Washington Post, l’oligarca USA intende deportare migliaia di lavoratori stranieri, tra cui alcuni anche ucraini al lager di Guantanamo, Cuba. I funzionari trumpiani parlano di sovraffollamento dei lager in territorio USA, da cui nascerebbe la necessità di usare Guantanamo. I giovani lavoratori e studenti sono stufi, esasperati dai soprusi. Sono in movimento, si stanno allenando alla rivolta, illuminano a giorno le notti californiane con le auto della polizia in fiamme. Si faranno fermare da qualche migliaio di mercenari in divisa?
MC

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