Ancora notizie sulla riuscita dello sciopero di otto ore per turno del 24 Aprile alla Stellantis di Pomigliano
Circa un mesetto fa, la Fiom attraverso un comunicato nazionale fa sapere che ci sarà uno sciopero nazionale del gruppo Stellantis di 4 ore per ogni stabilimento e lo stato di agitazione.
Il motivo dell’agitazione è da ritrovare soprattutto per il punto di vista economico dopo la mortificazione del premio elemosina per gli operai, e di quello stellare per gli azionisti. Il biennio economico del CCSL (Contratto Collettivo Specifico di Lavoro) è scaduto da mesi e va rinnovato in maniera adeguata e le finte trattative tra padrone ed i “bidelli”, cioè i sindacati firmatari, è praticamente in una situazione di stallo. È per questo motivo, figlio anch’esso di un contratto specifico (CCSL) tutto a favore del padrone, che in data 18 aprile esce un comunicato di sciopero di 8 ore su tutti i turni di lavoro con presidio ai cancelli, a Pomigliano d’Arco.
I giorni che hanno preceduto lo sciopero hanno visto protagonista l’azienda ed i suoi “bidelli”, alcuni che non si vedevano in fabbrica da mesi, in azione di convincimento verso gli operai per non farli aderire.
Loro malgrado però registriamo l’ottima riuscita dello sciopero con una partecipazione di oltre il 70%.
Ancora una volta, gli operai dimostrano di essere pronti a rispondere presente e lo fanno anche a poca distanza dagli scioperi per il premio elemosina. Nel comunicato la Fiom ha scritto testuali parole: “Questo è solo l’inizio!”. Una frase che troppe volte abbiamo sentito e che francamente ha anche annoiato molto. La classe operaia è viva e non va fatta morire dai cosiddetti “pompieri” come spesso è capitato di vedere. La lotta va alimentata e ce n’è di carne che bolle in pentola: fattore economico; abuso della cigo; ritmi di lavoro; sicurezza e salute; .… Va beh basta una parola, CCSL. Ma finirei anche con la lotta per il rinnovo del contratto nazionale, CCNL. Il più grande gruppo di operai metalmeccanici, quello Stellantis, presente in Italia, non può continuare ad essere di serie B. Allora che la lotta continui e sia più dura anche per abbandonare definitivamente la vergogna del CCSL in vigore in Stellantis e per riorganizzare un fronte comune nella lotta per l’unità delle condizioni di vita e di lavoro della classe operaia, a partire dalla lotta per il salario. Perché è la forza dell’unità operaia che i padroni temono tanto. Che sia solo l’inizio ma veramente solo l’inizio!
PILONE, OPERAIO STELLANTIS DI POMIGLIANO D’ARCO
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