FANTASMI SABOTATORI E PATACCHE DA MINISTRO

Un tentativo ridicolo di Salvini di scaricare lo sfacelo delle ferrovie su fantasmi sabotatori cercando di salvare se stesso e i manager delle ferrovie. Faranno finta di crederci i suoi sostenitori imbesuiti ma chi lavora sulle linee, chi viaggia sui treni sa bene di chi è la responsabilità della situazione.
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Un tentativo ridicolo di Salvini di scaricare lo sfacelo delle ferrovie su fantasmi sabotatori cercando di salvare se stesso e i manager delle ferrovie. Faranno finta di crederci i suoi sostenitori imbesuiti ma chi lavora sulle linee, chi viaggia sui treni sa bene di chi è la responsabilità della situazione.

Caro Operai Contro, dopo un periodo di latitanza dalle responsabilità che gli competono in veste di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini si è presentato in parlamento a leggere un testo, con la pretesa di dimostrare che il caos sulla rete ferroviaria, sarebbe dovuto a presunte azioni di sabotaggio, frutto di oscuri complotti contro il governo.
La sua tesi come il filmato passato su Rete4 e poi sul Tg1, si sono rivelate delle banali patacche. Quella del sabotaggio “è una stupidata”, dicono alcuni addetti ai lavori spiegandone i motivi intervistati dal Fatto Quotidiano. Dalla loro argomentazione riportiamo solo una frase di per sé allarmante: “da giugno ci sono solo 3 persone per turno, non si riesce a garantire controlli e manutenzioni rapide”.
Il malfunzionamento delle ferrovie per non dire disastroso, oltre che colpire i viaggiatori in generale, ha molta più risonanza nell’opinione pubblica, quando tocca l’alta velocità, i treni a lunga percorrenza, le grandi città. Molto meno ne parlano i media, dei disservizi quotidiani sui treni dei pendolari, delle loro lotte organizzate in Comitati, il più delle volte sfuggono all’informazione al Paese, rimanendo circoscritti localmente.
Guasti, ritardi di ore, treni soppressi, carrozze dei pendolari dove si sta in piedi stipati. Disagi che investono l’intera linea ferroviaria, vengono “svicolate “ dal governo e dal suo ministro dei Trasporti, con l’invenzione di fantomatiche azioni di sabotaggio.
Una versione surreale dalla quale, ancora più grave, rischia di passare sotto silenzio lo stillicidio di operai uccisi sui binari, da quella stessa organizzazione del lavoro che, scalando i subappalti porta proprio al ministro dei Trasporti, Salvini.
“Dal 2018 abbiamo la media di quasi un morto al mese sui cantieri Rete ferroviaria italiana (RFI); senza contare gli infortuni gravi. Persone investite, folgorazioni e cadute dall’alto sono gli “incidenti” più frequenti”. Questa denuncia viene da S. Pennacchietti, coordinatore Usb del settore ferroviario che aggiunge: “RFI tende ad affidare la manutenzione alle imprese private. Ognuna di queste piange 2 dipendenti all’anno”. E ancora: “circa il 40% dei lavoratori sui binari ha la qualifica di apprendista, ma molti di loro ricevono incarichi che eccedono le loro competenze professionali, giuridiche e contrattuali.” Anche questa frase è molto allarmante ed eloquente, sulle responsabilità in questione. E queste brevi considerazioni spiegano forse più di ogni altra cosa le ragioni del caos ferroviario, che genera disservizi per chi viaggia e, ancora peggio, gravi ripercussioni sugli operai, con “quasi un morto al mese sui cantieri”.
Il governo Meloni con il suo ministro dei Trasporti Salvini, ha fatto la sua parte: introducendo gli appalti a cascata nei rapporti di lavoro; attaccando lo sciopero con la precettazione nel settore ferroviario; ed ora con la caccia ai fantasmi sabotatori, prende un’altra scusa per imbarbarire ulteriormente, le norme del cosiddetto “decreto sicurezza” in fase di conversione in legge in parlamento.
Saluti Oxervator.

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