Sui migranti von der Leyen e Meloni viaggiano a braccetto. Pagare i governi dei paesi arabi “amici” per far loro il lavoro sporco dei respingimenti. Ma i conti non tornano e sono sempre più salati.
Caro Operai Contro, il giorno prima che il parlamento europeo a Strasburgo votasse la presidente della Commissione europea, a Tripoli, la Meloni si incontra con A. H. Dabaiba, capo del governo della Libia occidentale, detto di unità nazionale.
In un Forum in cui in sostanza Dabaiba presenta alla Ue il nuovo conto per fermare e reprimere le partenze dei migranti, anche rinchiudendoli nei lager libici, ufficialmente “centri di detenzione”, trattenerli in condizioni disumane, con ricorso alla tortura come deterrente alle proteste.
Da quando von der Leyen sui migranti parla la stessa lingua della Meloni, denari e condizioni per fermare i migranti devono essere rinegoziate, il “pizzo” richiesto alla Ue reclama periodici aggiornamenti.
Von der Leyen poche ore prima della sua rielezione alla Ue così dichiarava: “Dobbiamo essere noi a decidere chi entra in Europa, non i trafficanti. Grazie agli accordi con Egitto e Tunisia gli ingressi clandestini sono calati del 60%”.
Si dimentica di spiegare come mai nonostante il drastico calo del 60%, nel 2023 i migranti morti nel Mediterraneo sono stati non meno di 2.571, almeno 1.000 in più del 2022. E quanti altri sono finiti nei lager? Dei quali la Meloni non parla mai, tantomeno dice come lì dentro vengono trattati.
Come la Meloni per l’Italia, anche von der Leyen per la Ue si fa scudo dei “trafficanti” per giustificare la linea di respingimento dei migranti.
Dei 28 Paesi al Forum di Tripoli, per l’Europa erano presenti solo 2 capi di governo: Meloni per l’Italia, R. Abela per Malta, altri Paesi hanno inviato funzionari o ministri.
Sui contenuti del Forum di Tripoli, così interviene l’Ong Sea – Watch: “Di qualunque cosa parlino, probabilmente mira ad aumentare il numero di uccisioni nel Mediterraneo. Auguriamo loro tutto il peggio”.
Penosa la giustificazione della Meloni, se non “abbiamo potuto permettere” maggiori ingressi in Italia è proprio perché “c’erano troppi immigrati clandestini”. (Sole 24 ore 18 luglio 2024).
Se fosse vero dovrebbe chiarire chi impedisce al governo di mettere in regola i clandestini.
Il governo com’è risaputo, per tenere buoni i voti di padroni e padroncini, preferisce tenere i migranti sotto schiaffo, perché da clandestini sono più ricattabili, nel rapporto di lavoro e nel sociale.
“L’immigrazione irregolare è nemica di quella legale”. E’ un’altra grande affermazione della Meloni.
Avremo modo in una prossima occasione di riportare esempi, di quelli che dovrebbero ritenersi flussi di immigrazione regolare.
Saluti Oxervator