QUANDO TOCCHERÀ A NOI?

Dalla Francia all’Inghilterra gli scioperi per aumenti salariali, a fronte dell’inflazione galoppante, diventano sempre più vasti e incontenibili. E nel bel paese? Qualche misero bonus e tante, tante chiacchiere.
Condividi:

Dalla Francia all’Inghilterra gli scioperi per aumenti salariali, a fronte dell’inflazione galoppante, diventano sempre più vasti e incontenibili. E nel bel paese? Qualche misero bonus e tante, tante chiacchiere.


 

417.000, tanti si calcola siano stati i giorni di sciopero (fonte TUC Trade Union Congress) nel mese di ottobre 2022 nel Regno Unito, l’agitazione di operai e lavoratori più massiccia negli ultimi 11 anni. Il Financial Times del 06/12/22 stima che nel mese di dicembre l’ammontare delle giornate di sciopero raggiungerà il milione. Un livello di scontro e agitazione che non si vedeva dal 1989.

Le cause dello scontro
Alle origini delle agitazioni in atto concorrono diversi fattori: licenziamenti, pessime condizioni di lavoro, aumento dei carichi e dei ritmi, diffusione soprattutto nel settore pubblico, di precarietà ed esternalizzazioni massicce.
Le condizioni salariali di milioni di operai e lavoratori, sono tuttavia la base comune principale dell’ondata di mobilitazione e scioperi che hanno scosso e stanno scuotendo il Regno Unito.
Con il tasso d’inflazione sopra le due cifre, quella ufficiale ha raggiunto punte dello 11,1%, l’erosione del potere d’acquisto dei salari operai e dei lavoratori dipendenti ha ridotto in miseria milioni di famiglie. La retribuzione media attuale è, in termini reali, inferiore a quella del 2008. Se gli aumenti salariali avessero mantenuto il ritmo di crescita di 14 anni fa, oggi i salari settimanali sarebbero più alti di 291 sterline (£331, fonte TUC). Questo di fronte ad un aumento dei dividendi agli azionisti che è cresciuto percentualmente il triplo rispetto ai salari.
Per il settore pubblico la situazione è stata peggiorata dagli ultimi tre governi (Partito Conservatore) che si sono succeduti, i quali non hanno ritenuto di concedere aumenti in linea con il tasso dell’inflazione ufficiale, inoltre rifiutandosi fermamente di introdurre un salario minimo orario adeguato che rimane a 4,58 sterline (€5,22) invece che le 15 sterline orarie (€17,08) come stabilito dalla interclassista Living Wage Foundation (https://www.livingwage.org.uk).

La mobilitazione di operai e del settore pubblico
Abbiamo su questo giornale già scritto della lotta dei portuali che per diverse settimane hanno bloccato i più importanti porti del Regno Unito (https://www.operaicontro.it/2022/08/25/e-cosi-che-si-fa/), mentre a Flexstowe la maggioranza degli operai ha rifiutato un aumento salariale del 7%, i portuali di Liverpool dopo settimane di mobilitazione e blocco delle merci a settembre, hanno ottenuto un aumento dei salari tra il 14,3 ed il 18,5% (fonte https://www.unitetheunion.org/) indicando la strada per ottenere aumenti per tutti, superiori al tasso di inflazione ufficiale.
Il 15 dicembre 2022, RCN (Royal College of Nurses) l’associazione degli infermieri del Regno Unito ha proclamato, per la prima volta nella sua storia uno sciopero di 12 ore, a cui hanno aderito oltre 100 mila infermieri.
Chiedono un aumento, mettendo anche in discussione il metodo dei governi di calcolare l’inflazione, che recuperi interamente l’inflazione dei prezzi al dettaglio attualmente al 14% e un ulteriore aumento del 5%. In altre parole un aumento del 19% degli stipendi. “Considerando l’atteggiamento negativo del governo, abbiamo deciso di innalzare il livello dello scontro. I nostri tesserati scenderanno ancora in sciopero il 6 e 7 febbraio 2023” (Pat Cullen seg. generale RCN -The Economist 19/12/22). Anche il personale non infermieristico delle ambulanze ha avanzato richieste simili. Minacciando la mobilitazione, votando e ottenendo l’assenso per lo sciopero di oltre il 40% dei membri. Come prevede la vigente legge antioperaia di regolamentazione dello sciopero.
Royal Mail (poste), Ferrovie e dipendenti pubblici, centinaia di migliaia di lavoratori hanno già votato affermativamente per lo sciopero a sostegno delle rivendicazioni salariali. Durante le feste natalizie i servizi di poste e trasporti pubblici sono stati bloccati dagli scioperi.
Insegnanti, Vigili del Fuoco, ferrovieri, trasporti marittimi hanno tutti proclamato uno sciopero per la prima settimana di febbraio se le loro richieste di aumento non verranno accolte. I giovani dottori della British Medical Association (BMA) concluderanno il voto per lo sciopero in 20 febbraio 2023 e prevedono 72 ore di sciopero. Alle richieste di adeguamento salariale all’inflazione oltre 11% il governo ha finora risposto con offerte di aumenti di 4-5%.

La risposta del governo
L’attuale governo conservatore in difficoltà per le lotte intestine degli ultimi tempi (tre diversi primi ministri in meno di quattro mesi) non solo vede insidiata la propria sopravvivenza dagli altri partiti borghesi in parlamento, ma si ritrova a fronteggiare un’ondata di mobilitazione e scioperi che non si vedeva da oltre 30anni.
L’occasione per Rishi Sunak, attuale primo ministro, potrebbe essere allettante. Sconfiggere la mobilitazione operaia per ricompattare le classi medie deluse dal suo partito ma spaventate dagli scioperi, legittimando allo stesso tempo la propria leadership agli occhi dei padroni e ridimensionando l’opposizione degli altri partiti borghesi in parlamento.
In questa chiave va letta la nuova legge antisciopero (Strikes Bill) che è stata approvata, in tutta fretta lunedì 16/01/23, in parlamento e in attesa di approvazione definitiva con un ulteriore passaggio parlamentare. Oltre a dare la possibilità ai dirigenti del settore pubblico di licenziare qualsiasi lavoratore che si rifiuta di garantire i “livelli minimi di servizio”, secondo molti analisti la legge è in vari aspetti poco chiara e volutamente imprecisa per lasciare ai ministri competenti (trasporti, sanità, scuola ecc.) di dirimere le eventuali controversie sindacali con decreti ad hoc. Ma i progetti di Rishi Sunak e dei suoi ministri al governo potrebbero infrangersi contro la determinazione dei lavoratori in sciopero!!
M. C.

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.