IL SETTORE DELLA LOGISTICA DEVE ESSERE NORMALIZZATO: PROCURA DI PIACENZA, QUESTURINI E PARLAMENTO UNITI NELLA LOTTA

Arrestati 6 sindacalisti della logistica. Accusati di aver organizzato gli operai per ottenere “migliori condizioni”.
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Arrestati 6 sindacalisti della logistica. Accusati di aver organizzato gli operai per ottenere “migliori condizioni”.


Piacenza, arresti domiciliari per 6 sindacalisti di Si Cobas e Usb, tra loro c’è il coordinatore nazionale del SI COBAS Aldo Milani, e quello provinciale di Piacenza Mohammed Arafat, accusati di associazione a delinquere.

La procura di Piacenza, coadiuvata da questura e Digos, ha scritto un’ordinanza di 350 pagine per motivare gli arresti. I “fatti criminosi” sono picchetti, scioperi, occupazioni dei magazzini, assemblee ecc. Secondo la procura questa attività “serviva … ai vertici dell’organizzazione, oltre che per un diretto guadagno personale, anche per alimentare le figure intermedie dei delegati, da tenere a libro paga del sistema, con la prospettiva di ‘carriera’”. Gli introiti provenivano “dalle sostanziose conciliazioni lavorative e dal tesseramento dei lavoratori”. Tali azioni venivano compiute “al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale”. Tutto questo sarebbe avvenuto nell’ambito degli scioperi e mobilitazioni nei magazzini della logistica di Piacenza dal 2014 al 2021.

UNA MONTATURA. La procura di Piacenza ha evidentemente sbagliato l’oggetto dell’indagine. Un’inchiesta di questo tipo potrebbe essere fatta sulla maggior parte dei sindacati filo aziendali. “Per guadagno personale, per tenere a libro paga i funzionari del sindacato, per i soldi che prendono sulle conciliazioni, per i soldi delle tessere che percepiscono dai lavoratori solo perché ammanigliati con le aziende”. Quello che mancherebbe per i sindacati collaborazionisti sarebbero gli scioperi, i picchetti, le occupazioni per “ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale”, perché i loro “introiti” vengono riconosciuti proprio eper il fatto che devono spegnere le lotte e far sì che gli operai non si organizzino in proprio.

La colpa maggiore dei sindacalisti arrestati è invece proprio questa: quella di aver organizzato gli operai della logistica “per ottenere condizioni di miglior favore” rispetto alle svendite dei sindacati collaborazionisti.

L’operazione della procura di Piacenza ha lo scopo di normalizzare un settore operaio che negli ultimi anni si è dimostrato particolarmente combattivo, quello della logistica. Essa si affianca a quella parlamentare di Draghi che, su mandato di Assologistica, con la modifica dell’articolo 1677 del codice civile, elimina la responsabilità in solido delle committenze per i furti di salario operati dalle cooperative e dalle ditte fornitrici.

La reazione spontanea che si sta avendo tra gli operai del settore in queste ore è la migliore risposta a questo piano preconfezionato dai padroni per affossare la capacità di organizzazione e di lotta degli operai della logistica.
SOLIDARIETÀ AD ALDO MILANI, MOHAMMED ARAFAT E AGLI ALTRI COMPAGNI ARRESTATI
F. R.


Comunicato del SI-Cobas del 19 luglio 2022:

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