PARASSITI CONTRO I MACCHINISTI

Un gruppo di macchinisti della EAV la più importante azienda dei trasporti di Napoli e provincia sono scesi in agitazione, i soldi sono pochi e le condizioni di lavoro insopportabili per il caldo. I manager parassiti si sono scatenati: “ è già tanto che lavorano”; “ faremo intervenire la questura”
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Un gruppo di macchinisti della EAV la più importante azienda dei trasporti di Napoli e provincia sono scesi in agitazione, i soldi sono pochi e le condizioni di lavoro insopportabili per il caldo. I manager parassiti si sono scatenati: “ è già tanto che lavorano”; “ faremo intervenire la questura”


La dirigenza EAV (azienda di trasporto) con un comunicato durissimo ha attaccato i macchinisti la cui colpa è di aver minacciato azioni di protesta per le condizioni insostenibili di lavoro, il mancato adeguamento delle misure di sicurezza, il caldo asfissiante, il numero insufficiente di addetti e la richiesta pressante di lavoro straordinario senza un programma razionale. E’ un esempio chiaro di come la pensano tutti i padroni rispetto agli operai che, sgobbando, li tengono all’ingrasso nei loro uffici climatizzati e comodi.
Accusano i macchinisti di volere più soldi, grave mancanza, aggiungendo “ma in che mondo vivono?
Dopo il covid e durante la guerra?
” E aggiungono: “non c’e più un euro“. Già “hanno preso tantissimo mentre altri lavoratori di altre aziende … che fallivano non prendevano lo stipendio”.
È già tanto che lavorano! Si permettono anche di protestare contro i carichi di lavoro e i pochi soldi che percepiscono”
? Sono proprio degli ingrati!
“In fondo lavorano solo 3 ore e 45 minuti su un turno di 8 ore, in buone sostanze guidano il 50% di una giornata di lavoro”.
“Un operaio lavora 8 ore con 20 minuti di pausa”.
Dal fresco delle loro poltrone e con centinaia di migliaia di euro l’anno, chi dirige in EAV fa la lezione a chi fa un lavoro faticoso e stressante già in condizioni normali. Figuriamoci ora, con meno personale e con il caldo.
I parassiti che comandano in EAV rincarano ulteriormente la dose: “i macchinisti una volta guidavano solo 3 ore. Per i 45 minuti in più “abbiamo dato” 600 euro in più al mese, e ancora si lamentano”.
Abbiamo dato … Se si fermano i Macchinisti si blocca tutto, se i dirigenti parassiti si assentano nessuno se ne accorge.
Anni di mediazioni sindacali a perdere e la mancanza di un’organizzazione indipendente degli operai, hanno abituato i padroni e i loro lacchè all’arroganza.
Ancora adesso leggiamo prese di posizione apertamente filo aziendali contro i macchinisti da sindacalisti che, in teoria dovrebbero rappresentare i lavoratori e non padroni e dirigenti. La prima a farsi avanti in questa sporca operazione è la FILT-CGIL che in un comunicato afferma che “uno sparuto gruppo di «irresponsabili» non può assolutamente mettere in cattiva luce il resto dei lavoratori” ed invita “i lavoratori a continuare, così come fatto fino ad ora, a collaborare”. Fa eco Alfonso Langella della Fit-CISL, che in un articolo accusa i macchinisti di essere contro l’azienda, mettendo sullo stesso piano padroni e operai, e definisce incomprensibile la lotta dei macchinisti visto che sullo straordinario i sindacati sono “da tempo in trattativa con l’azienda“. Evidentemente i macchinisti hanno capito che dovevano fare in proprio visto che da quei tavoli non usciva niente.
La EAV informa nel comunicato di aver coinvolto anche la squadra politica della questura per portare a miti consigli questi ribelli che sputano nel piatto che EAV generosamente offre loro.
I macchinisti in passato sono stati artefici di lotte importanti che hanno rappresentato un esempio di come gli operai devono reagire e organizzarsi rispetto all’arroganza padronale.
I macchinisti dell’EAV possono essere anche adesso fra i primi a ribellarsi contro i ritmi, le pessime condizioni di lavoro, l’aumento delle ore di lavoro e i bassi salari, oggi completamente insufficienti rispetto all’inflazione reale che li taglia. Un problema che sta rovinando tutti gli operai.
F. R.


I PARASSITI ALL’ATTACCO

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