DAGLI USA INTERNAZIONALISMO OPERAIO

Comunicato della locale sindacale 7250 del sindacato "Communications Workers of America (CWA)" sulla guerra in Ucraina.
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Comunicato della locale sindacale 7250 del sindacato “Communications Workers of America (CWA)” sulla guerra in Ucraina.
Mentre i servetti dell’imperialismo mondiale assieme alla piccola borghesia pacifista e pretesca hanno mille problemi a sostenere la resistenza armata del popolo ucraino contro l’imperialismo russo, gli operai americani tramite un loro sindacato si schierano apertamente. Non si fanno mettere a tacere per il fatto che anche Biden, i governi europei sostengano entro certi limiti la resistenza. Questi ultimi lo fanno per i loro interessi di concorrenza militare ed economica fra paesi imperialisti, fra USA, Europa e Russia. Non è la prima volta e non sarà l’ultima che i padroni imperialisti fanno feroci critiche alle azioni dei loro confratelli per coprire le loro malefatte. Ma se per questa ragione si giustificasse la mancata solidarietà agli operai ed ai lavoratori ucraini che resistono si finirebbe 1) a non riconoscere il diritto delle nazioni all’autodeterminazione, 2) a non riconoscere la possibilità che sorga un movimento di liberazione nelle nazioni oppresse, 3) a non sostenere l’unione internazionale fra gli operai delle nazioni che opprimono e quelli delle nazioni oppresse, facendo così in fondo il gioco dell’imperialismo mondiale. Il comunicato che pubblichiamo dimostra che in uno dei capisaldi dell’imperialismo mondiale, gli USA, si sta facendo strada, chiaro e potente, un nuovo internazionalismo operaio.


 

Solidarietà alla Resistenza del Popolo Ucraino! Le truppe russe fuori ora!


Risoluzione approvata dal CWA Local 7250 Executive Board, 13 aprile 2022.
Communications Workers of America Local 7250 ha sede a Minneapolis MN e organizza i lavoratori di AT&T e DirecTV.

CONSIDERANDO  che l’Ucraina è stata a lungo sotto il dominio degli zar russi, dell’Unione Sovietica e ora di Putin;

PREMESSO CHE  ciò ha significato la soppressione della cultura ucraina, lo sfruttamento dei lavoratori e l’abuso della terra e delle risorse;

CONSIDERANDO  che il popolo ucraino ha continuamente combattuto per la libertà e l’autodeterminazione, inclusa la Rivoluzione della dignità del 2014 che ha rovesciato un governo fantoccio russo oppressivo;

CONSIDERANDO  che la sanguinosa invasione e occupazione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo nel 2022 è un tentativo immotivato, ingiusto e immorale di schiacciare l’Ucraina indipendente, che ricorda i tentativi in ​​corso dello stesso governo statunitense di dominare i paesi più piccoli e poveri del mondo;

PREMESSO CHE  questa invasione ha già ucciso migliaia di civili, distrutto città e infrastrutture e creato milioni di rifugiati;

CONSIDERANDO  che l’eroica resistenza popolare del popolo ucraino ha frustrato i piani della Russia e ispirato la classe operaia in tutto il mondo;

E CONSIDERANDO  che in Russia è emerso un movimento contro la guerra coraggioso e audace che mostra che il popolo russo non è un nostro nemico ma un importante alleato.

SIA RISOLTO che CWA 7250  invita il movimento operaio e i lavoratori di tutto il mondo a dare la nostra piena solidarietà alla resistenza del popolo ucraino e chiedere che le truppe russe fuori ora!

Ulteriormente deciso , che cercheremo di offrire supporto materiale (per quanto modesto possa essere) ai sindacati ucraini e alle organizzazioni dei lavoratori coinvolti nella lotta.

Ulteriormente deciso  a chiedere a tutti i paesi di aprire i propri confini ai rifugiati di guerra provenienti da Ucraina, Siria, Afghanistan e altri.

Decisi inoltre  di chiedere agli Stati Uniti e al FMI di cancellare tutto il debito estero dell’Ucraina di circa 125 miliardi di dollari: queste risorse dovrebbero essere utilizzate per combattere l’invasione e ricostruire dalla devastazione e non per pagare interessi alle grandi banche.

Decisi inoltre  che sosterremo la comunità ucraina locale, i sindacati e gli attivisti che organizzano manifestazioni di solidarietà qui.  

E infine, sia deciso  che, poiché non siamo ipocriti, dobbiamo parlare e opporci a tutto l’imperialismo, compreso quello degli Stati Uniti, perché tutti i popoli meritano di essere liberi e di determinare il proprio destino. 

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