È FINITA LA FARSA

Stellantis Pomigliano, due ore di sciopero, l'adesione non è stata alta ma il fastidio si è creato. La strada intrapresa è quella giusta.
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Stellantis Pomigliano, due ore di sciopero, l’adesione non è stata alta ma il fastidio si è creato. La strada intrapresa è quella giusta.


 

Ricordate il teatrino andato in scena fra i sindacati firmatari e l’azienda lo scorso febbraio? In quella occasione i bidelli fecero la farsa di ribellarsi al padrone che voleva a tutti i costi i sabato di recupero nonostante una gestione della programmazione lavorativa a dir poco assurda e vergognosa con le maestranze addirittura avvisate 30 minuti prima di iniziare il turno di lavoro. La definirono “continuità lavorativa” senza la quale avrebbero messo in campo “azioni di conflitto”. Lo so, viene da ridere ma c’è tanto, invece, da piangere perché il Sabato Santo scorso, alle ore 19:30, i bidelli inviano il solito messaggino, comunicando che il martedì mattina non si sarebbe lavorato. Viene meno la “continuità lavorativa” di cui sopra e quindi ti aspetti l’ “azione di conflitto”, ma aspettare i bidelli che fanno azioni di conflitto ci si fa vecchi, ed infatti, il silenzio più assoluto ed il nulla. Finalmente la Fiom invece, che già nell’ultima assemblea aveva dichiarato di essere contraria al sabato di lavoro senza la continuità lavorativa, passa ai fatti e proclama 2 ore di sciopero per il sabato di recupero (23 aprile).
L’adesione non è stata alta, purtroppo i miei colleghi continuano a non voler essere protagonisti ma a subire tutto quello che l’azienda decide di infliggerci col benestare dei bidelli, ma un po’ di fastidio si è creato. L’azienda infatti ha dovuto chiamare alle armi molti lavoratori che dal Tonale sono andati a lavorare sulla Panda, ma in straordinario e tutti i Team Leader in postazione. Non avranno perso tante auto fra recupero nelle soste e nel mancato mensa, ma il fastidio l’hanno avuto.
Allora, se in un certo modo si rompe le scatole al padrone, la strada intrapresa è quella giusta. Anche se la partecipazione non è stata generale, un gruppo di operai consistente dimostra che non è più disposto a subire. Ora la Fiom non può più accampare la scusa che “gli operai non ci seguono” per giustificare il suo immobilismo. Se gli scioperi si proclamano e si organizzano, gli operai rispondono e se si insiste risponderanno sempre di più.
PILONE operaio Stellantis Pomigliano D’Arco

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