PIAGGIO. È IL PADRONE CHE SCEGLIE I DELEGATI CON CUI TRATTARE.

Dal bollettino N° 1/22. Agli incontri con l'azienda possono partecipare soltanto i delegati che dicono SI al padrone.
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Dal bollettino N° 1/22. Agli incontri con l’azienda possono partecipare soltanto i delegati che dicono SI al padrone.


 

Bollettino n°1/22
Agli incontri con l’azienda possono partecipare soltanto i delegati che dicono SI  al padrone!
Negli ultimi tre anni la Piaggio  ha adottato nelle relazioni sindacali il metodo “Marchionne”
Nell’Integrativo, come nell’accordo che toglie i vincoli di legge sul precariato e lo liberalizza,   la Piaggio con il consenso delle organizzazioni sindacali firmatarie ha sancito  che i delegati votati dai lavoratori non hanno gli  stessi  diritti  di rappresentanza. Possono infatti partecipare agli incontri soltanto  i delegati firmatari mentre gli altri 9 delegati, eletti con il voto di un terzo dei lavoratori, vengono esclusi perchè non allineati alle posizioni aziendali.
Ai lavoratori viene così tolto il potere di decidere, con il loro voto nelle elezioni della RSU, da chi vogliono essere rappresentati. Un furto di democrazia che ha effetti pesanti sui rapporti in fabbrica e sulle condizioni di lavoro.
Grazie a questo esclusivo  riconoscimento aziendale, i delegati firmatari possono, infatti,  evitare il confronto con i lavoratori, convalidare  referendum con appena il 30% di votanti, e, sfruttando il fatto di essere maggioranza della RSU, hanno “sequestrato” le ore di assemblea e mai riunito la RSU nei 3 anni di mandato.
Il loro obiettivo, in comune con la Piaggio, è quello di escludere  il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni sulle rivendicazioni da portare avanti,  di alimentare passività e rassegnazione, di dividere gli operai per spingerli  a contare e ad affidarsi solo allo scambio “favore dell’azienda”- tessera.
Ma gli effetti di questa  pratica sindacale, totalmente alla mercè delle decisioni della Piaggio, sono stati negli anni il mancato pagamento dei premi, l’uso da parte dell’azienda delle ferie e dei permessi dei lavoratori, stazionamenti di lavoro sempre più carichi, prepotenze e ricatti verso i lavoratori precari.
Noi restiamo convinti, invece, che la partecipazione alle decisioni in fabbrica è non solo un diritto fondamentale conquistato nei decenni passati con dure lotte e sacrifici e sta a noi oggi difenderlo contro chi attacca e vorrebbe far regredire la nostra storia. Ma il coinvolgimento e l’unità dei lavoratori è anche il presupposto per poter rivendicare i nostri veri interessi e difendere la nostra dignità.
Delegati RSU: Cappellini, Guezze, Bellagamba, Tecce, Mei, Di Sacco
Comitato Operai Piaggio

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