LE ELEMOSINE AI MENDICANTI. NOI OPERAI VOGLIAMO PIÙ SOLDI IN BUSTA PAGA

Volantino del Partito Operaio distribuito agli stabilimenti Stellantis di Pomigliano e Cassino nei giorni scorsi
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Siamo al completo servizio del padrone. Lavoriamo quando lo decide lui, altrimenti a casa con contratto di solidarietà, o in cassa integrazione. Se i profitti tirano allora si produce. Se invece la produzione non serve, niente lavoro perdendoci soldi e a carico dell’INPS. Profitti privati e costi pubblici.

Ora, per marzo si aspettano un picco di vendite per Pomigliano e Melfi, e allora aumentano i turni di lavoro. A Cassino si arriva all’assurdo di richiedere il sabato di lavoro da parte dell’azienda quando si sono perse e si perdono decine di giorni lavoro per fermate collettive.

I sindacalisti non sono capaci di esprimere nessuna critica, né tantomeno mettere in campo una difesa. Partono dal presupposto che se noi operai vogliamo lavorare dobbiamo garantire utili sempre più alti agli azionisti e cioè diventare sempre più poveri. Si sono ridotti a trasmetterci le decisioni dell’azienda. Quando esprimono qualcosa di diverso, si limitano a chiedere aiuti al governo per il settore auto, o suggerire al padrone come si fa il padrone.

Abbiamo già misurato che su questa strada andiamo sempre peggio.

I nostri salari si sono ridotti sempre di più e le condizioni di lavoro, quando abbiamo lavorato, sono peggiorate con l’aumento senza limiti dei ritmi e la riduzione delle pause.

Ora, con l’inflazione unita alla riduzione dei salari per i cds, il nostro tenore di vita si è ulteriormente abbassato. E gli esuberi ci sono sempre. Nel 2021 sono usciti 2700 dipendenti e per il 2022 ne hanno concordati già altri 714. L’occupazione non aumenterà. Aumenterà solo la fatica per quelli che lavoreranno. L’azienda deve sfoltire ancora di più il personale, e il primo obiettivo è costringere gli rcl ad andarsene.

Dobbiamo studiare come reagire.

Il salario si impoverisce giorno dopo giorno. L’aumento dei prezzi lo riduce a vista d’occhio. Il messaggio ai padroni deve essere chiaro, “o ci date più soldi in busta paga per compensare l’inflazione o la produzione ve la sognate. Se il prezzo della nostra forza lavoro si svaluta svaluteremo il volume della produzione della stessa entità”. Gli scioperi sono ancora possibili e non c’è bisogno per farli del permesso di nessun padrone e sindacalista collaborazionista. Se ci fermiamo l’ondata sarà così forte che spazzerà via tutti coloro che si metteranno di traverso. Non si può faticare sulle linee come schiavi ed essere sempre più poveri.

No alle elemosine. Basta con le prese in giro del premio di produzione dove giornalisti al servizio di Stellantis sottolineano la generosità dell’azienda nel darci mediamente 1.400 euro in più come premio. Sono tutte bugie. A Pomigliano, dove il premio è maggiore perché il padrone racconta che quello stabilimento rappresenta un’eccellenza per creare tifo da stadio e dividerci ulteriormente, i soldi sono solo 1.340 euro che quasi nessuno prenderà per intero perché legati ai ratei maturati. Per ogni rateo in meno più di cento euro in meno sul premio.

Mentre Stellantis a noi ci paga questa miseria che decide lei senza nessun controllo da parte nostra sui calcoli che fa, gli azionisti si prenderanno buona parte dell’utile operativo previsto di 14 miliardi per l’anno 2021. A loro i miliardi senza lavorare, a noi l’elemosina. Il premio che verrà dato a tutti gli operai di Pomigliano corrisponde a circa 400 Panda, che è meno della produzione di un solo turno di lavoro.

Le elemosine possono bastare ai mendicanti ma non a chi produce ricchezza per tutte le classi superiori. Basta,vogliamo più soldi in busta paga. Non aspettiamo i sindacalisti che faranno di tutto per fermarci. Cominciamo a ragionare e a organizzarci come operai. Se ci muoviamo noi operai, saranno i sindacalisti a correrci dietro.

Prendiamo esempio dagli operai degli altri paesi: gli americani, gli spagnoli, i turchi che, con le loro lotte, sono riusciti ad avere forti aumenti in busta paga.

PARTITO OPERAIO

PER CONTATTI: [email protected] 16/02/2022 Sesto San Giovanni (MI), via G. Matteotti 496

https://www.operaicontro.it/

Il volantino in formato pdf

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