RIEMPIRE I PIAZZALI, SVUOTARE LA VITA

A Melfi Stellantis passa a 20 turni, necessari per riempire i piazzali e svuotare le famiglie.
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A Melfi Stellantis passa a 20 turni, necessari per riempire i piazzali e svuotare le famiglie.
Non esiste contrattazione, l’attività sindacale si esaurisce semplicemente inoltrando ai tesserati le decisioni già prese dall’azienda, l’unico problema che hanno è quello di trovare ogni volta un modo diverso per far passare l’ennesima sconfitta come l’esito di una conquista.
Torniamo ai 20 turni, torniamo a segnare in modo importante la vita degli ultimi; poco importa se non avranno tempo per i propri cari o per le faccende quotidiane, tornando ai 20 turni SI RIDUCE L’ESUBERO.
Stiamo parlando del famoso esubero mai ammesso e mai affrontato, quello reso evidente subito dopo aver smantellato la linea appena costruita. La sola azione intrapresa per fronteggiare il problema esubero è stata l’introduzione di “uscite volontarie”, soluzione che non valorizzava nemmeno l’anzianità di servizio causando fratture fra gli operai stessi.
Con la firma del 2 febbraio inoltre riconfermano con qualche modifica il contratto di solidarietà difensivo siglato lo scorso Novembre prevedendo la possibilità di ricorrere ancora ai cds. Anche questa notizia è stata più volte giustificata dicendo che era fondamentale per garantire una turnazione equa dei lavoratori, ma, esattamente al contrario, questa volta dal contratto di solidarietà vengono escluse figure di spessore (responsabili, supervisor, team leader, conduttori di impianti …), figure che avranno un ruolo chiave nel mettere in pratica le scelte infelici e penalizzanti che il padrone ha imposto e che eviteranno di fare giorni di cassaintegrazione.
Il resto dei lavoratori non verrà gestito in modo equo, d’altronde non è mai successo.
La storia è un’altra.
Chi lavora nelle aree notoriamente pesanti ha spesso difficoltà nell’ottenere una giornata di permesso, altri lavoratori invece (specialmente con limitazioni e assegnati in aree lavorativamente meno pesanti) sono rimasti a casa intere settimane/mesi.
Dovevano garantire un equa rotazione del personale, ma hanno solo amplificato le diversità interne dettate dalla necessità di rispettare gli ordini del padrone. Se servi lavori, se hai problemi fisici resti a casa e ti arrangi.
Uno scenario sempre più apocalittico che aumenta le tensioni interne.
NINCO NANCO, OPERAIO MELFI

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