SALVINI E IL CAMERIERE DA 600 EURO AL MESE

La logica del capo leghista: se col reddito di cittadinanza  prendi 600 euro al mese stando a casa, andare a lavorare per gli stessi soldi non ci pensi nemmeno. La sua proposta togliere il reddito di cittadinanza. Ma  aumentare lo stipendio al cameriere? Non se ne parla nemmeno.
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La logica del capo leghista: se col reddito di cittadinanza prendi 600 euro al mese stando a casa, andare a lavorare per gli stessi soldi non ci pensi nemmeno. La sua proposta togliere il reddito di cittadinanza. Ma aumentare lo stipendio al cameriere? Non se ne parla nemmeno.


 

Caro Operai Contro, Confindustria criminalizza i senza lavoro col Reddito di cittadinanza o altri sussidi, con il supporto della stampa padroni e loro politici, senza giri di parole li accusano di essere “fannulloni”, che rifiutano il lavoro e preferiscono il sussidio.
A Confindustria non basta “l’apertura” del governo sullo sblocco dei licenziamenti, non bastano gli oltre 50 miliardi di euro che Draghi, con il Recovery Plan, ha stanziato per i padroni. Bonomi&C, fanno pressione sul governo anche inventandosi i “fannulloni”, perché vorrebbero papparsi in nome del “lavoro”, altre quote dei 190 miliardi di euro che Recovery Plan, ha stanziato per le Politiche del lavoro. Sottraendo queste quote anche ai Centri per l’impiego che sono pubblici, per assegnarle alle Agenzie di somministrazione di forza lavoro, che sono private, per ottenere oltre i finanziamenti, anche le mani in pasta nella selezione e smistamento della forza lavoro, da mandare nelle aziende che ne fanno richiesta. Esempio mandare crumiri piuttosto che scioperanti ecc. ecc.
Dopo l’annuncio di Unioncamere che a giugno servirebbero 560 mila assunzioni, la Repubblica del 9 giugno dedica la copertina e tre pagine, per diramare il lamento dei padroni che non si troverebbero lavoratori. Senza dire però che i padroni li vorrebbero assumere sotto ricatto dei contratti usa e getta, in nero, o anche in “grigio”, ossia parzialmente in regola con part-time e orario ridotto, per far diventare tempo pieno ma in nero, con aggiunta di straordinari pure in nero.
Oppure con contratto a termine rinnovabile ma solo a certe condizioni. Ricatti che i padroni presentano agli operai, per essere assunti con possibilità di arrotondare il salario da fame.
Sammontana, l’azienda di gelati nel sito in Toscana, a fronte di un annuncio per assumere 350 lavoratori stagionali, ha ricevuto in pochi giorni 2.500 domande di assunzione. Come mai? Ha trovato 2.500 disoccupati che non possono sollazzarsi perché senza Reddito di cittadinanza?
Dove le aziende non sparano cifre strumentali e assumono veramente, (direttamente o in somministrazione) le assunzioni avvengono nonostante gli alti ritmi di lavoro, esempio nel caso dei dipendenti di Amazon e dei rider. Realtà in cui gli operai sono riusciti organizzandosi, a rompere il ghiaccio e scioperare, contro turni e tempistiche di lavoro troppo pesanti. Questo è un altro problema per i padroni che vorrebbero selezionare la forza lavoro, cercando di ritardare il più possibile la presa di coscienza collettiva nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro.
Più scaltra l’edizione telematica di Repubblica: “I posti ci sono mancano i lavoratori. Chi si sente sfruttato ora rinuncia. Gli imprenditori: troppi assistiti”.
Da quando la Repubblica è finita sotto le grinfie degli Agnelli, le regole d’ingaggio dei suoi giornalisti, evidentemente contemplano la piena assunzione dello sdegno padronale, contro gli operai che – guarda un po’ – non sarebbero sfruttati, ma hanno il pallino di “sentirsi sfruttati”.
Non tanto diverso il tono del Corriere della Sera che, scongiura il rinvio del blocco dei licenziamenti, perchè si vuole “combattere la disoccupazione attraverso provvedimenti che mirano al mantenimento a tutti i costi dei posti di lavoro”.
Premesso che gli operai finchè non sono pronti a rimuovere questo sistema sociale, per sopravvivere sono costretti a farsi sfruttare da un padrone, quando le condizioni salariali e lavorative, sono di livello più basso dei contratti di lavoro già in essere, fanno bene i giovani a rifiutarsi di lavorare al di sotto di tali condizioni.
Questo irrita i padroni e i loro politici. Salvini l’instancabile lavoratore delle apparizioni in televisione dichiara: “Perché fare il cameriere per 600 euro al mese, quando prendi gli stessi soldi con Reddito di cittadinanza?”
Da bravo negriero approfittando dello stato di bisogno, propaganda il salario a 600 euro. Il razzismo contro i migranti non poteva che portare a questo, compresi i Decreti Sicurezza che il capo della Lega, nei governi precedenti, ha voluto e sferrato contro gli operai e i migranti.
De Luca, presidente della regione Campania, per dare il buon esempio contro il covid, si è fatto riprendere dalla televisione, tra i primi della sua regione, mentre lo vaccinavano. Poteva usare la sua sensibilità per ridursi lo stipendio a 450 euro al mese, provare l’ebrezza del Reddito di cittadinanza lasciando il resto ai bisognosi. È stato invece tra i primi a scagliarsi contro i giovani che col Reddito di cittadinanza – dice – “se ne stanno sul divano invece di andare a lavorare”.
Non meno stucchevole anche l’uscita del segretario del Pd Enrico Letta, che parla di “Logica del sussidio”. Che vuol dire? Che i percettori sono “fannulloni? O no? E rispetto l’annunciato sblocco dei licenziamenti cosa dice? Vedremo, faremo, forse, sarà meglio …
Saluti Oxervator

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