AL LUPO! AL LUPO! ALL’ANARCHICO! ALL’ANARCHICO …

Per la manifestazione numerosa e forte di Torino, contro il governo e le sue politiche antiemigrazione, di sabato 2 febbraio, sono ancora in galera otto compagni. In Italia c’è libertà di processione non di manifestazione. Lega e 5 stelle, per rispettare le promesse elettorali, mettono in atto tutta una serie di provvedimenti che cercano di rendere più sicura la vita ai ricchi ed ai padroni. Naturalmente si guardano bene dall’eliminare la legge Fornero e dare il reddito di cittadinanza, quello vero così come urlavano nei comizi pre-elettorali. Salvini dall’alto della sua arroganza grida vendetta contro gli immigrati, i comunisti […]
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Per la manifestazione numerosa e forte di Torino, contro il governo e le sue politiche antiemigrazione, di sabato 2 febbraio, sono ancora in galera otto compagni. In Italia c’è libertà di processione non di manifestazione.

Lega e 5 stelle, per rispettare le promesse elettorali, mettono in atto tutta una serie di provvedimenti che cercano di rendere più sicura la vita ai ricchi ed ai padroni.

Naturalmente si guardano bene dall’eliminare la legge Fornero e dare il reddito di cittadinanza, quello vero così come urlavano nei comizi pre-elettorali.

Salvini dall’alto della sua arroganza grida vendetta contro gli immigrati, i comunisti in genere, centri sociali, ecc.

I 5 Stelle, invece, si ridicolizzano ad esprimere solidarietà ai Gilet Gialli francesi, poi il questore di Torino, mosso dal ministro degli interni leghista, con l’approvazione della sindaca dei Cinque Stelle, mette praticamente in stato d’assedio la città. Con strumenti d’altri tempi, quale un massiccio spiegamento di forze dell’ordine chiamate da altre città, mostrano i muscoli. Un chiaro segnale agli anarchici e a chi gli avrebbe voluto portare loro solidarietà, dopo gli arresti.

La magistratura invece fa partire le accuse addirittura di terrorismo.

Sono dovuti risalire al 2005 quando il sindaco di Bologna era l’ex sindacalista Cofferati. Poi al 2006 quando il sindaco di Torino era Chiamparino. Le accuse? Fantomatici pacchi bomba, scoperti ancor prima di essere recapitati ai destinatari, e che con nessuna certezza possono essere attribuiti agli arrestati.

La lega, la magistratura e il sindaco penta stellato di Torino gridano al terrorismo, ad azioni fasciste.

Il prefetto di Torino Claudio Palomba fornisce addirittura la scorta alla sindaca dei cinque stelle:, in un corteo si sarebbero sentiti degli slogan che avrebbero innalzato il clima di tensione.

Questa repubblica democratica ha imparato dalla precedente monarchia a gridare al lupo. Quando sente che la protesta contro il governo, il potere centrale si alza un po’, grida al terrorismo, addirittura chiama fascisti a chi dell’antifascismo ne ha fatto una bandiera. Gli anarchici in Italia sono morti ed hanno subito repressioni feroci da parte del fascismo, hanno combattuto nella resistenza, e sono attivi nell’antifascismo militante. Certo che dare dei fascisti agli anarchici, oltre che essere una stupidata, dà l’impressione che di reati veri e propri non ce siano. Siamo di fronte ad una classica montatura.

C’è da precisare che tutti gli arrestati sono incensurati, infatti le accuse sono generiche e non individuali. Classica mossa di epoca antica, dove venivano accusati in gruppo gli oppositori dei vari regimi.

In realtà questa mossa che spara a zero contro gli anarchici, serve ad avvisare tutti quelli che non sono d’accordo con le misure di questo governo. Il centro sociale sgomberato dava una mano agli immigrati, la magistratura ha accusato i suoi attivisti di aver istigato, con scritti e volantini un CPR alla ribellione. Questa è la vera causa dello sgombero.

Maddalena Oliva ha scritto: “Ma dov’è la violenza? Chi sono i violenti?

Gli immigrati che bruciano un materasso o la polizia che sgombera a manganellate un centro sociale che occupava da ormai 25 anni un casolare abbandonato?” (L’intera intervista alla filosofa è stata ripreso da Operai Contro, http://www.operaicontro.it/?p=9755753059).

Noi aggiungiamo che adesso, questo governo ha parlato chiaro. Dai produttori di latte della Sardegna alle navi delle ONG, dagli anarchici a tutti i centri sociali disobbedienti, per finire agli operai che devono resistere ai licenziamenti della crisi che continua a buttarli sulla strada. L’accusa di terrorismo, di essere anarchici è dietro l’angolo per tutti.

S.D.

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