18 GENNAIO

Il 18 gennaio Sesto San Giovanni ospiterà, suo malgrado, una calata di fascisti di Casapound provenienti da tutta la Lombardia. Non sappiamo se porteranno con sé il solito arsenale di coltelli e tirapugni. Quel che sappiamo è che il sindaco Di Stefano e la sua Giunta hanno steso loro un tappeto rosso, mettendo a disposizione la sala più grande della città: Spazio Arte, sala intitolata al partigiano Libero Biagi. Dopo aver negato alle famiglie sestesi sotto sfratto diritti come la residenza, le assegnazioni in deroga, gli interventi di emergenza, questa giunta sputa ora sul sangue (344 caduti nella lotta […]
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Il 18 gennaio Sesto San Giovanni ospiterà, suo malgrado, una calata di fascisti di Casapound provenienti da tutta la Lombardia.

Non sappiamo se porteranno con sé il solito arsenale di coltelli e tirapugni. Quel che sappiamo è che il sindaco Di Stefano e la sua Giunta hanno steso loro un tappeto rosso, mettendo a disposizione la sala più grande della città: Spazio Arte, sala intitolata al partigiano Libero Biagi.

Dopo aver negato alle famiglie sestesi sotto sfratto diritti come la residenza, le assegnazioni in deroga, gli interventi di emergenza, questa giunta sputa ora sul sangue (344 caduti nella lotta armata contro il nazifascismo) versato da una città che è medaglia doro per la Resistenza.

Del resto, a Sesto come altrove, non è la prima volta che i neofascisti tentano di riemergere  in contrasto con quanto espresso dalla Resistenza, dalla Costituzione e dalle lotte sociali che a quei valori si ispirano.

E’ importante continuare a riflettere sulle origini del fascismo e sul suo significato attuale, è necessario comprendere quali interessi si nascondono dietro quella ideologia autoritaria, è fondamentale capire quali obiettivi strategici ha perseguito e persegue ora, la destra razzista e nazionalista.Per questi motivi, prima della mobilitazione in piazza della Resistenza, promuoviamo una

 

ASSEMBLEA

Domenica 13 gennaio alle ore 17

Presso la sede del Comitato Inquilini

di via Marx 495 (in fianco alla farmacia comunale)

Aspettiamo il contributo di tutti coloro che credono in una società non autoritaria, egualitaria, solidale, fuori dalle logiche del mercato e capace di rifiutare la guerra.

 

 

Antifascite e antifascisti di

Sesto e dintorni

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