GOVERNO: LO SCONTRO

Redazione di Operai Contro,   affrrontare con argomenti lo scontro tra i partiti per la formazione del nuovo governo dei padroni non è facile. Cerchiamo di semplificare. Mettiamo da una parte da grande e media industria e dall’altra il capitale finanziario e le banche. Semplifichiamo riconoscendo in Berlusconi il grande capitale dei servizi. Poi due grandi gruppi della piccola borghesia. Una collocata prevalentemente a Nord e l’altra al Sud. La prima artigiana, piccoli padroncini con la paura di perdere i loro affari e i privilegi che ne derivano, la seconda che individua nel mal funzionamento dello Stato e nella […]
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Redazione di Operai Contro,

 

affrrontare con argomenti lo scontro tra i partiti per la formazione del nuovo governo dei padroni non è facile. Cerchiamo di semplificare. Mettiamo da una parte da grande e media industria e dall’altra il capitale finanziario e le banche. Semplifichiamo riconoscendo in Berlusconi il grande capitale dei servizi. Poi due grandi gruppi della piccola borghesia. Una collocata prevalentemente a Nord e l’altra al Sud. La prima artigiana, piccoli padroncini con la paura di perdere i loro affari e i privilegi che ne derivano, la seconda che individua nel mal funzionamento dello Stato e nella corruzione politica l’ostacolo più grande a migliorare la propria situazione. Queste forze agiscono sulla formazione del governo. I due numerosi gruppi di piccola borghesia non possono governare da soli, il grande capitale industriale e finanziario non può perdere il controllo del suo “Comitato d’affari”. Salta l’accordo fra Lega e M5S perché la piccola borghesia del Sud vede come avversario diretto Berlusconi e ciò che ha rappresentato al governo in questi ultimi anni. La soluzione ottimale un accordo fra Berlusconi e Renzi. Il grande capitale da quello dei servizi a quello finanziario in un unico governo. Il capitale finanziario e quello industriale sosterrebbero un nuovo patto del Nazareno ma non ci sta la piccola borghesia del Nord, impaurita dalla tassazione e nemmeno quella del Sud che vuole un rimescolamento ai vertici del governo. Il capitale industriale vede anche un governo che si appoggi alla piccola borghesia del meridione ma vuole un garante, e cioè il PD. Un partito democratico capace di contenere i cinque stelle. Un governo che metta mano agli sprechi della spesa pubblica ed ai costi della burocrazia. Ma oggi Renzi non se lo può permettere, il capitale finanziario, le medie banche del centro Italia anno paura dei cinque stelle e pensano che il PD non riesca a contenerli. Vedremo come sarà risolto il problema

Un lettore

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