IL LAVORO SPORCO

Grillo aveva ragione. Il M5S è sorto per evitare che gli operai e gli altri proletari scendessero in strada contro il sistema. I grillini hanno invaso le piazze affinché non venissero prese d’assalto dagli operai. Anche il grillino più sincero, sceso in piazza in nome dell’onestà, è stato manovrato in funzione di appoggio al sistema. I vaffa alla casta del sistema hanno rinsaldato il sistema stesso. La battaglia per l’onestà ha dato forza a chi dell’onestà se ne è sempre fregato. Ora che è il primo partito nel parlamento borghese, il M5S è pronto per fare il lavoro sporco, […]
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Grillo aveva ragione. Il M5S è sorto per evitare che gli operai e gli altri proletari scendessero in strada contro il sistema. I grillini hanno invaso le piazze affinché non venissero prese d’assalto dagli operai. Anche il grillino più sincero, sceso in piazza in nome dell’onestà, è stato manovrato in funzione di appoggio al sistema. I vaffa alla casta del sistema hanno rinsaldato il sistema stesso. La battaglia per l’onestà ha dato forza a chi dell’onestà se ne è sempre fregato.

Ora che è il primo partito nel parlamento borghese, il M5S è pronto per fare il lavoro sporco, quello a cui la sua pletora di politicanti piccolo-borghesi ha sempre aspirato per ritagliarsi una fetta di potere. Da solo, o con la Lega o con chiunque altro. Fare il lavoro sporco significa lavorare per garantire al sistema capitalista la sua continuità nello sfruttamento della forza lavoro operaia, la sua sopravvivenza come “orco” sociale che divora i frutti delle schiene curve di milioni di operai.

Continuità e sopravvivenza assicurate da forze fresche, che si presentano come nuove ostentando la maschera della onestà, della faccia pulita, del perbenismo, della legalità borghese. Forse fresche che per alcuni anni, per un decennio o forse più permetteranno al sistema di continuare a macinare sfruttamento e affari, di riciclarsi, di riprodursi, di produrre ancora e ancora lacrime e morte, ancora una volta impunito.

Poi anche il M5S e Di Maio (o la Lega e Salvini) “passerà di moda”, come è accaduto per Forza Italia e Berlusconi, per il Pd e Renzi e prima ancora per il Partito fascista e Mussolini, la Dc e De Gasperi o Moro, il Psi e Craxi, il Pci e Berlinguer, Rifondazione e Bertinotti e tanti altri “servitori del sistema” che al loro turno non si sono tirati indietro a fare il lavoro sporco e hanno avuto il loro periodo di gloria e di cui oggi quasi nessuno si ricorda più.

E allora, quando il M5S e Di Maio e la Lega e Salvini si saranno sporcati troppo le mani e non avranno più luce per abbagliare, anche essi verranno messi da parte e sostituiti da nuove stampelle del sistema, nuovi partiti e nuovi ambiziosi capipopolo borghesi pronti a prendere nelle proprie mani il testimone del lavoro sporco.

Ma fino a quando? Fino a quando gli operai consentiranno a questi “cavalli di razza” di tirare il carro grondante sangue del capitalismo? Fino a quando gli operai tollereranno che il carro dei padroni affondi le ruote sui loro corpi e li massacri? Fino a quando gli operai non decideranno di farsi finalmente giustizia da soli rovesciando l’infame carro della miseria e della morte e tutti coloro che lo tirano o ci ballano sopra?

Saluti a tutti gli “operai contro”

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