L’ “eccellenza lombarda” delle salme

Caro Operai Contro, voglio anch’io segnalare una perla del bluff dell’ “eccellenza lombarda” che ricordavi in un articolo l’altro giorno. Nel comune di Pioltello facente parte della città metropolitana di Milano, in due cimiteri sono state negli ultimi mesi riesumate 36 salme, (18 nel cimitero di Pioltello e 18 nel cimitero della frazione Limito). Anziché essere cremate, le 36 salme sono state messe in scatoloni di cartone nei magazzini degli attrezzi. Un altra esclusività dell’ “eccellenza lombarda”. Saluti da Vimercate   Mando articolo da Il Giorno della Martesana Pioltello, diciotto salme da mesi negli scatoloni. Riesumate, chiuse in scatole […]
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Caro Operai Contro,

voglio anch’io segnalare una perla del bluff dell’ “eccellenza lombarda” che ricordavi in un articolo l’altro giorno. Nel comune di Pioltello facente parte della città metropolitana di Milano, in due cimiteri sono state negli ultimi mesi riesumate 36 salme, (18 nel cimitero di Pioltello e 18 nel cimitero della frazione Limito). Anziché essere cremate, le 36 salme sono state messe in scatoloni di cartone nei magazzini degli attrezzi. Un altra esclusività dell’ “eccellenza lombarda”.

Saluti da Vimercate

 

Mando articolo da Il Giorno della Martesana

Pioltello, diciotto salme da mesi negli scatoloni.

Riesumate, chiuse in scatole di cartone e accatastate in un magazzino degli attrezzi

Pioltello (Milano), 24 gennaio 2018 –Diciotto salme riesumate, chiuse in scatole di cartone e accatastate da mesi in un magazzino degli attrezzi. È stato un blitz a sorpresa a fare emergere la macabra scoperta al cimitero di Pioltello, dove nei giorni scorsi si sono presentati all’improvviso gli agenti della Polizia locale e il personale di Ats. I corpi, ormai in avanzato stato di decomposizione, erano stati riesumati nei mesi scorsi dopo una sepoltura trentennale ed erano in attesa di essere cremati.

Un’attesa lunghissima che, in alcuni casi, durava da due mesi. E nel frattempo i resti delle spoglie mortali dei defunti giacevano in un magazzino per gli attrezzi. A fare scattare l’allarme sono state le proteste di alcune famiglie in attesa di poter trasferire i propri cari nell’ossario. Erano talmente arrabbiate da smuovere le montagne, tanto che il Comune ha iniziato a chiedere spiegazioni al gestore dei cimiteri sui motivi dell’attesa. «All’inizio il gestore aveva accampato scuse – spiega l’assessore ai Cimiteri, Simone Garofanoscaricando la responsabilità sugli uffici comunali. Per poter sbloccare la cremazione, servono due documenti: un atto di accompagnamento della salma prodotto dai nostri uffici e un documento firmato dalla famiglia del defunto per dare il via libera. La parte che compete al Comune è stata eseguita in modo celere e senza intoppi, mentre la firma del nulla osta da parte delle famiglie compete al gestore, la D.R. Multiservice».

Dopo un primo confronto verbale, il Comune ha scelto di passare all’azione. Venerdì ha inviato sul posto una squadra di agenti e il personale dell’ex azienda sanitaria, Ats. Solo poche settimane fa era esploso un caso analogo al cimitero di Limito. «Durante il sopralluogo, sono state trovate 18 salme in un magazzino: alcune giacevano in quel posto da molto tempo, in qualche caso di parla addirittura di novembre. È un fatto molto grave che approfondiremo per stabilire i fatti: chi ha sbagliato, dovrà assumersi la responsabilità», sottolinea Garofano. Lunedì mattina, gli uffici comunali hanno inviato una richiesta formale di chiarimento al gestore dei cimiteri.

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