Metasalute: anche la FIOM ora propaganda la sanità integrativa…

Nell’ottobre del 2012 la FIOM pubblicava il volantino che trovate sotto in cui esprimeva assoluta contrarietà alla polizza di sanità integrativa che Fim e Uilm avevano inserito sul contratto nazionale. Quel contratto nazionale non è stato firmato dalla FIOM per i peggioramenti normativi e salariali rispetto al precedente contratto del 2008. A distanza di 4 anni, nel dicembre 2016, la FIOM con la firma sul nuovo contratto nazionale, recepisce in pieno tutto quanto previsto dal ccnl del 2012, compresa Metasalute, e accetta ulteriori peggioramenti sia normativi che salariali. E persino fa le assemblee per dire ai lavoratori che Metasalute […]
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Nell’ottobre del 2012 la FIOM pubblicava il volantino che trovate sotto in cui esprimeva assoluta contrarietà alla polizza di sanità integrativa che Fim e Uilm avevano inserito sul contratto nazionale. Quel contratto nazionale non è stato firmato dalla FIOM per i peggioramenti normativi e salariali rispetto al precedente contratto del 2008.

A distanza di 4 anni, nel dicembre 2016, la FIOM con la firma sul nuovo contratto nazionale, recepisce in pieno tutto quanto previsto dal ccnl del 2012, compresa Metasalute, e accetta ulteriori peggioramenti sia normativi che salariali. E persino fa le assemblee per dire ai lavoratori che Metasalute ora è la soluzione allo smantellamento della sanità pubblica….. 

DICONO DI VOLER TUTELARE LA SALUTE

poi non vogliono pagare i primi tre giorni di malattia,

propongono la sanità integrativa e non ne spiegano i rischi

In queste settimane, mentre Fim e Uilm si presentano in alcune aziende per propagandare Metasalute, molte aziende si fanno carico di distribuire a tutti i lavoratori, con la busta paga di ottobre, il foglio informativo e i moduli di iscrizione: si tratta di un Fondo sanitario integrativo su base nazionale a cui Fim, Uilm e Federmeccanica chiamano a concorrere sia le imprese aderenti che i singoli lavoratori.

I propagandisti delle altre Organizzazioni sindacali, muniti di materiale illustrativo patinato, presentano Metasalute come una opportunità e nascondono le conseguenze e i pericoli che comporta aderire a un Fondo nazionale di categoria in assenza di una discussione trasparente e con quelle caratteristiche.

Fim e Uilm non spiegano ai lavoratori che:

  • un fondo sanitario di dimensione nazionale rende difficile, se non impossibile, forme di controllo dirette dei lavoratori sulle finalità e sulle prestazioni; sarebbe invece necessario sostenere i fondi sanitari territoriali e aziendali già attivi o che si potrebbero istituire;

  • le imprese hanno la possibilità di aderire anche in presenza di accordi per la sanità integrativa già sottoscritti a livello aziendale, con la conseguenza che le imprese chiederanno a sindacato e lavoratori di rinunciare ai loro fondi aziendali, più trasparenti nella gestione della risorse e più soddisfacenti per la qualità delle prestazioni sanitarie integrative garantite, con il rischio concreto della loro cancellazione;

  • oggi non sono chiari né l’equilibrio fra contribuzione e prestazioni né, in caso di squilibrio, se i maggiori costi si scaricheranno sui lavoratori che aderiscono;

  • Metasalute è un costo contrattuale che pagano i lavoratori perché Federmeccanica e le aziende hanno già decurtato dagli irrisori aumenti contrattuali del 2009 il costo dell’avvio del fondo e decurteranno i prossimi costi dagli aumenti contrattuali futuri.

Fim e Uilm, incentivando la tendenza in atto a smantellare il sistema sanitario pubblico a favore della sanità privata, si propongono di sostituire le prestazioni sanitarie pubbliche con una prestazione privata tutta da verificare e nello stesso tempo sono disponibili a mettere in discussione un diritto contrattuale certo e in vigore come il pagamento dei primi tre giorni di malattia, oltre ad aumentare gli orari di lavoro e a non erogare a tutti i lavoratori i minimi salariali definiti dal Ccnl.

Tutto questo avviene mentre assistiamo a un utilizzo e a uno spostamento di risorse pubbliche a favore di strutture sanitarie private e a un sistema di controllo pubblico che ha mostrato inefficienza e complicità diffuse.

La Fiom non accetterà l’applicazione di un Contratto svuotato di ogni valore; invita le lavoratrici e i lavoratori a non aderire a Metasalute e a esigere, anche sul tema, chiarezza, trasparenza e confronto in assemblee unitarie sui luoghi di lavoro.

La Fiom ritiene necessario aprire vertenze per raggiungere intese aziendali e/o territoriali, sviluppando e generalizzando esperienze e accordi esistenti, dove risultino evidenti:

– la difesa del sistema sanitario pubblico e la richiesta di prestazioni sanitarie integrative,

– la definizione e l’integrazione delle prestazioni integrative con i sistemi sanitari regionali che sono tra loro diversi,

– le forme di partecipazione e di controllo da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.    

                                                                                                                                                      

Roma, 31 ottobre 2012 www.fiom.cgil.it

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