Coar srl di Porzano di Leno: LA STAFFETTA

Caro Operai Contro, 30 operai senza salario da 3 mesi. Crisi dell’azienda in liquidazione definita  irreversibile. Oggi sono oltre 60 mila gli operai in tante fabbriche in liquidazione. 6 milioni fra operai e lavoratori convivono con la precarietà dei contratti a tempo determinato. Non stanno meglio quelli assunti col Jobs act a “tempo indeterminato”, perché, con l’abolizione della giusta causa nel licenziamento, è stato abolito il significato stesso di “assunzione a tempo indeterminato”. Le tante crisi aziendali hanno indebolito drasticamente i sopravvissuti della “vecchia guardia”, che tentava con la lotta di resistere agli attacchi del padrone. Ora i giovani […]
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Caro Operai Contro,

30 operai senza salario da 3 mesi. Crisi dell’azienda in liquidazione definita  irreversibile. Oggi sono oltre 60 mila gli operai in tante fabbriche in liquidazione. 6 milioni fra operai e lavoratori convivono con la precarietà dei contratti a tempo determinato. Non stanno meglio quelli assunti col Jobs act a “tempo indeterminato”, perché, con l’abolizione della giusta causa nel licenziamento, è stato abolito il significato stesso di “assunzione a tempo indeterminato”.

Le tante crisi aziendali hanno indebolito drasticamente i sopravvissuti della “vecchia guardia”, che tentava con la lotta di resistere agli attacchi del padrone. Ora i giovani operai devono assumersi le loro responsabilità. Responsabilità i cui contenuti, ogni giorno Operai Contro, a mio avviso mette in evidenza.

Saluti da un operaio in pensione

 

Invio articolo da Bresciatoday

Sarà un Natale di lacrime per 30 operai: niente stipendio da mesi, azienda al capolinea

La crisi irreversibile della Coar srl di Leno: gli operai puntano il dito contro la proprietà dell’azienda, sulle mancate risposte (gli stipendi non arrivano) e sulle modalità di gestione della crisi.

Senza stipendio ormai da quasi tre mesi, gli operai puntano il dito contro la proprietà dell’azienda. Ma la questione purtroppo è molto delicata: alla Coar srl di Porzano di Leno le prospettive sono tutt’altro che rosee. La società infatti è finita in liquidazione, dal settembre scorso: proprio da quel momento i lavoratori non avrebbero saputo più nulla di certo sul loro destino.

In fabbrica ci lavorano circa una trentina di operai, più vari collaboratori: l’azienda è aperta da più di 40 anni, dai primi anni ’70, collocata nel settore metalmeccanico e specializzata nella produzione di accessori per serramenti in alluminio.

Il grido degli operai sospesi in un limbo arriva direttamente dai loro rappresentanti di fabbrica. Qualcosa non torna: ormai oltre la metà di novembre, dall’apertura della procedura di liquidazione un paio di mesi fa, tutti i lavoratori sono senza stipendio, senza indennità di disoccupazione, senza risposte sul loro futuro.

Nella nota in cui vengono rivendicati i propri diritti, anche in caso di “uscita”, gli operai hanno deciso anche di criticare fortemente le modalità di gestione della crisi aziendale degli ultimi anni, quasi un decennio. Scelte aziendali, fanno sapere ancora gli operai, che hanno penalizzato il lavoro interno, nonostante l’impegno, e hanno fatto perdere all’azienda alcuni dei suoi clienti storici. Fino al capolinea.

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