Mistero: troppi morti a Falconara

Caro Operai Contro, i maggiori Istituti di studio a tutela della salute hanno svolto le ricerche, ma la ragione dell’alto tasso di mortalità a Falconara Marittima, rimane un mistero. Invece della prevenzione e dei filtri contro l’inquinamento, sembra che il filtri siano stati messi per non fare chiarezza sulle reali ragioni dell’inspiegabile alta mortalità degli abitanti. Il Comitato Mal’Aria e l’Associazione Ondaverde Onlus, hanno organizzato l’assemblea con 200 partecipanti, avevano raccolto le firme contro ignoti per l’alta mortalità in città. Altre 100 firme sono state raccolte la sera dell’assemblea. Verranno portate al Prefetto come sollecito a fermare la moria […]
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Caro Operai Contro,

i maggiori Istituti di studio a tutela della salute hanno svolto le ricerche, ma la ragione dell’alto tasso di mortalità a Falconara Marittima, rimane un mistero.

Invece della prevenzione e dei filtri contro l’inquinamento, sembra che il filtri siano stati messi per non fare chiarezza sulle reali ragioni dell’inspiegabile alta mortalità degli abitanti.

Il Comitato Mal’Aria e l’Associazione Ondaverde Onlus, hanno organizzato l’assemblea con 200 partecipanti, avevano raccolto le firme contro ignoti per l’alta mortalità in città. Altre 100 firme sono state raccolte la sera dell’assemblea. Verranno portate al Prefetto come sollecito a fermare la moria di cittadini, scoprendone le cause. Vien da pensare che le cause risiedano dalla nocività sui posti di lavoro, dall’inquinamento industriale sul territorio, e magari anche da qualche cibo tossico. Ma di tutto questo gli Istituti preposti finora non ne hanno parlato.

Diranno che la moria degli abitanti dipende dalla troppa salubrità?

Saluti da Ancona

 

Allego articolo da AnconaToday

A Falconara Marittima c’è un tasso di mortalità e ricoveri ospedalieri più alto rispetto alla media regionale e nazionale. E’ quanto emerso dai dati presentati all’incontro tenutosi giovedì al circolo della Società Mutuo Soccorso a Falconara Alta, per l’assemblea informativa dal titolo “Lo stato di salute dei cittadini falconaresi” organizzato dal Comitato Mal’Aria Falconara/Castelferretti. Relatore dell’incontro Mirco Fanelli, Professore Associato in Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio e Ricercatore in Oncologia, presso l’Università di Urbino. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre duecento persone che hanno gremito sia la sala che lo spazio antistante la sala principale. Nel corso della serata si sono susseguiti una relazione di Fanelli e un dibattito che ha permesso di raccogliere spunti e proposte per prossime iniziative. In primis nuove firme da consegnare al Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto a cui i comitati chiederanno presto un incontro.

La relazione ha illustrato i risultati di studi epidemiologici effettuati da istituti di ricerca pubblici: l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore della Sanità, e ARPAM. L’assemblea è rimasta colpita dai numeri presentati da Fanelli, in particolare dai risultati dell’ultima indagine epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente nel Comune di Falconara Marittima, svolta dall’Osservatorio Epidemiologico Ambientale delle Marche (ARPAM) e resa pubblica a maggio 2017. Questo studio ha analizzato le incidenze e le cause di ricoveri e decessi dal 2009 al 2013, confrontando i dati comunali con le medie regionali. Il risultato? Eccessi di mortalità ed ospedalizzazione e ponendo attenzione su determinate malattie, anche neuro-psichiatriche,  come Alzheimer, malformazioni congenite e aborti spontanei. Per quasi tutte le patologie analizzate, lo studio ha evidenziato livelli di incidenza superiori alla media regionale e per alcune ha addirittura evidenziato una pericolosa tendenza all’aumento.

Analisi a cui è poi seguito un dibattito tra i presenti che hanno espresso una serie di necessità: partecipazione attiva di tutta la cittadinanza per richiedere un impegno maggiore a tutte le autorità preposte alla sorveglianza e alla gestione dell’inquinamento ambientale, un coinvolgimento ulteriore del Ministero della Salute sulla base delle evidenze epidemiologiche e sanitarie riscontrate, la richiesta di abbassamento delle attuali soglie per i limiti di concentrazione degli inquinanti e la necessità di non permettere l’introduzione di ulteriori fonti di inquinamento la cui attivazione determinerebbe un aggravio delle emissioni di inquinanti rispetto all’attuale situazione. L’iniziativa ha inoltre permesso di raccogliere ulteriori cento nuove firme a sostegno della petizione che il Comitato Mal’Aria e l’Associazione Ondaverde Onlus presenteranno nel mese di novembre al Prefetto di Ancona per richiedere un incontro.

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