Autostrade: 600 operai minacciati di licenziamento

Caro Operai Contro, con il pretesto di applicare il nuovo codice degli appalti, allo scopo di pagare salari più bassi, la Pavimental azienda controllata al 99,5% da Autostrade, vorrebbe licenziare gli attuali 600 operai. Lo sciopero non si è fatto attendere e gli operai hanno bloccato l’accesso al casello autostradale di Genova Ovest. Un’altra azienda che ricorre ai licenziamenti di massa, per sostituire gli operai in forza, con nuovi operai a salario e condizioni peggiorative. Sosteniamo la lotta contro i licenziamenti degli operai della Pavimental. Basta con i bandi al ribasso, dove a farne le spese sono gli operai. […]
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Caro Operai Contro,

con il pretesto di applicare il nuovo codice degli appalti, allo scopo di pagare salari più bassi, la Pavimental azienda controllata al 99,5% da Autostrade, vorrebbe licenziare gli attuali 600 operai. Lo sciopero non si è fatto attendere e gli operai hanno bloccato l’accesso al casello autostradale di Genova Ovest. Un’altra azienda che ricorre ai licenziamenti di massa, per sostituire gli operai in forza, con nuovi operai a salario e condizioni peggiorative. Sosteniamo la lotta contro i licenziamenti degli operai della Pavimental. Basta con i bandi al ribasso, dove a farne le spese sono gli operai.

Saluti da un lettore

 

Fonte Genova Primocanale

GENOVA – Hanno protestato in via Cantore, bloccando l’accesso al casello autostradale di Genova Ovest verso le 8 del mattino, vestiti coi giubbotti fluorescenti che vediamo sfrecciando vicino ai cantieri. Sono i dipendenti di Pavimental, società in house di Autostrade per l’Italia che si occupa di manutenzioni, che rischiano di trovarsi ben presto in mezzo alla strada. Ma non per lavoro.

“È un’autentica vergogna – attacca Fabio Marante, segretario regionale della Fillea Cgil – perché l’azienda è controllata al 99,5% da Autostrade, continua a fare utili, e nonostante questo si decide di licenziare i lavoratori richiamandosi al nuovo codice degli appalti”. Le norme in vigore, invocate dal gruppo Atlantis, impongono al gestore della rete di gestire l’80% delle commissioni attraverso gare sul libere mercato. In bilico ci sono 35 dipendenti a Genova e 600 in tutta Italia. Per questo i sindacati hanno proclamato una giornata di sciopero, dalle 20 di lunedì per 24 ore, e si sono mobilitati a livello nazionale.

“Noi rappresentiamo un po’ la storia delle autostrade. Io sono qui da 35 anni – ci racconta Riccardo Ventimiglia, uno degli edili in presidio a Genova – e vi possiamo assicurare che lavorare in Liguria è difficile, con tutte queste curve e gallerie. Per questo vorremmo che l’azienda trovasse per noi una collocazione alternativa”. Anche perché Atlantia non dà segni di sofferenza. Anzi, secondo cifre fornite dai sindacati, nel 2017 si registra il +10% di margine operativo lordo, il +25% di utili (582 milioni), ma anche il -18% di investimenti. E, non ultima, la proroga di concessione per la realizzazione della Gronda di Ponente.

“Con questi risultati l’azienda deve farsi carico dei lavoratori. È un paradosso”, dice Mirko Trapasso della Feneal Uil. Il ministro dello sviluppo economico Calenda ha già convocato i sindacati a Roma lunedì prossimo. E dopo l’appello in diretta a Primocanale durante il blocco dell’autostrada, anche il sindaco Marco Bucci si è impegnato a incontrare rappresentanti dei lavoratori: “Si mettano in contatto coi miei uffici, sono assolutamente disponibile a vederli”.

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