Tariffe più 40% il bus della “buona scuola” di Renzi

Caro Operai Contro, la stangata del 40% in più sulle tariffe del bus scolastico, il sindaco di Cassano d’Adda dice che non lo voleva, ma è stato inevitabile. Renzi ha tagliato i finanziamenti ai comuni e questi si rifanno stangando sulle tariffe dei servizi. La “buona scuola” di Renzi si rivela la “cara scuola” che sempre più seleziona gli studenti, sulla base delle possibilità economiche delle famiglie. Anche la stangata sulle tariffe del bus va in questo senso. Saluti da un lettore   Monica Autunno per il Giorno della Martesana Scoppia la polemica sul servizio di trasporto. L’abbonamento mensile […]
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Caro Operai Contro,

la stangata del 40% in più sulle tariffe del bus scolastico, il sindaco di Cassano d’Adda dice che non lo voleva, ma è stato inevitabile. Renzi ha tagliato i finanziamenti ai comuni e questi si rifanno stangando sulle tariffe dei servizi. La “buona scuola” di Renzi si rivela la “cara scuola” che sempre più seleziona gli studenti, sulla base delle possibilità economiche delle famiglie. Anche la stangata sulle tariffe del bus va in questo senso.

Saluti da un lettore

 

Monica Autunno per il Giorno della Martesana

Scoppia la polemica sul servizio di trasporto. L’abbonamento mensile passa da 44,60 a 62 euro.

Cassano d’Adda (Milano) – Piange il bilancio, piovono i tagli, s’impenna la tariffa del trasporto scolastico: e le famiglie s’infuriano. Esplode la protesta dei genitori degli studenti cassanesi, alle prese con un aumento del 40% rispetto all’anno scorso degli abbonamenti del bus della scuola. Lunedì sera si parlerà del problema in un incontro del comitato di frazione a Cascine San Pietro, dove la polemica infuria con forza in questi giorni. Ma il sindaco Roberto Maviglia non apre: “Per quest’anno qualsiasi marcia indietro è impensabile. Rifletteremo per l’anno venturo: questi aumenti non li volevamo, ma sono inevitabili”. Dissente con il sindaco il neo assessore alla Scuola Aristide Caramelli: “Un aumento eccessivo, che non condivido: i genitori hanno ogni ragione”.

La sorpresa è arrivata all’atto delle iscrizioni al servizio del trasporto scolastico, appaltato dal Comune a Sai. Lo scorso anno la tariffa unica per l’abbonamento mensile era di 44,60 euro. Da settembre si balza a 62 euro mensili, senza sconti. Tariffa per tutti: per chi vive in città in aree lontane dalla scuola e per gli utenti di Groppello e Cascine san Pietro. E proprio dalle frazioni, in particolare da Cascine, da cui partono ogni mattina una quarantina di ragazzi diretti alle medie Quintino di Vona, la protesta si leva con forza. Un tam tam sui social fra mamme, mail al sindaco e all’ufficio scuola, poi la richiesta di un incontro. “Non abbiamo molte possibilità per mandare i ragazzi a scuola se non quella di usare il trasporto scolastico comunale – spiega a Cascine un gruppo di mamme di ragazzi delle medie -. Già i 44,60 euro non erano bruscolini. Parliamoci chiaro, sono meno di due chilometri di tragitto. Ma 62 euro, è una tariffa astronomica. Per chi ha più di un figlio è insostenibile”. Agli atti già il fuggi fuggi di chi, pur con salti mortali, può accompagnare i ragazzi in auto: “Ma anche questo non è giusto. Significa rinunciare a un servizio e far rinunciare ai ragazzi a una opportunità di socializzazione”. Le prime mail al sindaco in estate: “Ma è irremovibile. Non abbiamo registrato alcuna disponibilità a venirci incontro”. Dal Comune parlano i numeri: 170mila euro il costo annuale del servizio per l’ente pubblico, comprensivi di trasporto e stipendio di un addetto alla vigilanza dei ragazzi a bordo. “Con la tariffa portata a 62 euro mensili – spiega Maviglia – arriviamo a coprire il 24% del costo. Il resto è a carico nostro. È comunque già così un peso insostenibile per il bilancio. Non è un segreto che approvarlo, quest’anno, sia stato difficile. Questi rincari sono dunque indispensabili. Pur non promettendo nulla, apriremo una riflessione per l’anno venturo”.

Ma c’è in giunta anche il dissenso dell’assessore all’Istruzione Aristide Caramelli: “Agli atti del Piano dell’Offerta formativa – commenta – ci sarà il mio dissenso rispetto a questi aumenti. Che credo siano in contrasto con lo spirito del nostro programma di mandato. L’ho già detto e lo ribadisco: occorreva cercare altre strade. Per quello che posso, mi adopererò in tale senso”. Lunedì sera, nella frazione di Cascine, un incontro del Comitato di frazione sul tema: sono stati invitati sindaco e giunta. E ci sarà Sabrina Mapelli, neoeletta consigliere comunale all’opposizione, votatissima nella frazione fluviale, dalla parte dei genitori: “La riunione sarà un primo momento di dibattito – dice – ma ci si confronterà anche in consiglio comunale. Non solo la scelta è grave, ma è inadeguata la chiusura rispetto a un problema vero di tante famiglie”.

 

 

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