Archive for Agosto 13th, 2016

  • dal Fattoquotidiano Dal 1977 a oggi, la Fiat ha ricevuto l’equivalente di 7,6 miliardi di euro dallo Stato, e ne ha investiti 6,2 miliardi: è la Cgia di Mestre a fornire le cifre su tema spesso dibattuto a proposito della casa torinese, cioè il “saldo” tra aiuti pubblici ricevuti e capitali impiegati nell’economia nazionale. “Una somma importante – segnala il segretario di Cgia Giuseppe Bortolussi – che comunque è stata integrata, tra il 1990 e i giorni nostri, da oltre 6,2 miliardi di investimenti realizzati dalla Fiat sui progetti per i quali ha ottenuto i 7,6 miliardi presi in considerazione. Va anche detto che […] 0

    Il “saldo” Fiat: 7,6 miliardi di euro ricevuti dallo Stato, investiti 6,2 miliardi

    dal Fattoquotidiano Dal 1977 a oggi, la Fiat ha ricevuto l’equivalente di 7,6 miliardi di euro dallo Stato, e ne ha investiti 6,2 miliardi: è la Cgia di Mestre a fornire le cifre su tema spesso dibattuto a proposito della casa torinese, cioè il “saldo” tra aiuti pubblici ricevuti e capitali impiegati nell’economia nazionale. “Una somma importante – segnala il segretario di Cgia Giuseppe Bortolussi – che comunque è stata integrata, tra il 1990 e i giorni nostri, da oltre 6,2 miliardi di investimenti realizzati dalla Fiat sui progetti per i quali ha ottenuto i 7,6 miliardi presi in considerazione. Va anche detto che […]

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  • Redazione di Operai Contro, purtroppo i capi della piccola borghesia del ’68 non sono tutti morti Sono degli Zombie Lasciamo perdere i rivoluzionari piccolo borghesi che hanno fatto fortuna: direttori di giornale come la Stampa, professori universitari, attori famosi, filosofi, ecc Spesso ritornano gli zombie della piccola borghesia, che non hanno fatto altrettanta fortuna. Hanno rubriche di santi e religioni, partecipano a comitati e ci rifanno le loro prediche Questi piccolo borghesi hanno rovinato gli operai nel 68, ora tentano nuovamente Noi giovani operai non sappiamo cosa farne dei loro predicozzi Quando moriranno definitivamente? Un giovane disoccupato 0

    RITORNANO GLI ZOMBIE

    Redazione di Operai Contro, purtroppo i capi della piccola borghesia del ’68 non sono tutti morti Sono degli Zombie Lasciamo perdere i rivoluzionari piccolo borghesi che hanno fatto fortuna: direttori di giornale come la Stampa, professori universitari, attori famosi, filosofi, ecc Spesso ritornano gli zombie della piccola borghesia, che non hanno fatto altrettanta fortuna. Hanno rubriche di santi e religioni, partecipano a comitati e ci rifanno le loro prediche Questi piccolo borghesi hanno rovinato gli operai nel 68, ora tentano nuovamente Noi giovani operai non sappiamo cosa farne dei loro predicozzi Quando moriranno definitivamente? Un giovane disoccupato

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  • Caro Operai Contro, nell’articolo di Repubblica che qui allego, non si affronta come, chi, e in che modo viene prodotta la ricchezza. Come al solito le analisi “ignorano” che la ricchezza viene prodotta attraverso lo sfruttamento degli operai. Se non si parte da questo, si creano solo illusioni che i correttivi “dell’economia liberista”, possano invertire la tendenza che oggi vede i “redditi” del 70 per cento della popolazione nell’Occidente sviluppato, inferiori a quelli delle generazioni precedenti. ( Con i redditi, nell’articolo di Repubblica sono impropriamente inclusi anche i salari ). Oltre lo sfruttamento operaio che imperversa nelle 25 economie […] 0

    ANALISI FUORVIANTI

    Caro Operai Contro, nell’articolo di Repubblica che qui allego, non si affronta come, chi, e in che modo viene prodotta la ricchezza. Come al solito le analisi “ignorano” che la ricchezza viene prodotta attraverso lo sfruttamento degli operai. Se non si parte da questo, si creano solo illusioni che i correttivi “dell’economia liberista”, possano invertire la tendenza che oggi vede i “redditi” del 70 per cento della popolazione nell’Occidente sviluppato, inferiori a quelli delle generazioni precedenti. ( Con i redditi, nell’articolo di Repubblica sono impropriamente inclusi anche i salari ). Oltre lo sfruttamento operaio che imperversa nelle 25 economie […]

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  • FABRIZIO SALVATORI E’ ancora scontro alla Castelfrigo, l’azienda modenese di lavorazione delle carni con sede nel Comune di Castelnuovo Rangone. Dopo l’accordo siglato a febbraio e mai pienamente attuato, nelle ultime settimane si sono accentuate quelle che i sindacati hanno definito “azioni di ritorsione e di pressione nei confronti dei lavoratori”, fino ad arrivare al licenziamento di due delegati della Filt-Cgil da parte della cooperativa Work Services che lavora in appalto per l’azienda. La coop, dopo un incontro in Prefettura a Modena, si e’ impegnata a sospendere il provvedimento cosa che pero’, secondo la Cgil modenese e regionale non e’ ancora avvenuta. Cosi’ il sindacato ha deciso di ricorrere alle […] 0

    alla Castelfrigo di Modena: ricatti e licenziamenti.

    FABRIZIO SALVATORI E’ ancora scontro alla Castelfrigo, l’azienda modenese di lavorazione delle carni con sede nel Comune di Castelnuovo Rangone. Dopo l’accordo siglato a febbraio e mai pienamente attuato, nelle ultime settimane si sono accentuate quelle che i sindacati hanno definito “azioni di ritorsione e di pressione nei confronti dei lavoratori”, fino ad arrivare al licenziamento di due delegati della Filt-Cgil da parte della cooperativa Work Services che lavora in appalto per l’azienda. La coop, dopo un incontro in Prefettura a Modena, si e’ impegnata a sospendere il provvedimento cosa che pero’, secondo la Cgil modenese e regionale non e’ ancora avvenuta. Cosi’ il sindacato ha deciso di ricorrere alle […]

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  • ERICSSON – La vertenza riguarda il licenziamento di 31 dipendenti di Ericsson IT S&S ma si inserisce in un contesto più ampio di tutto il gruppo, con la richiesta di avvio della procedura di mobilità per 400 lavoratori in tutta Italia. Al momento si registra un sostanziale stallo, con azienda e sindacati su posizioni praticamente inconciliabili relativamente alla volontarietà del licenziamento da parte del lavoratore che Ericsson vorrebbe limitare nel tempo, riservandosi – scadut termini della volontarietà – la facoltà di licenziare liberamente. Una proposta discriminante che poggia su una serie di condizioni vincolanti al negoziato, escludendo rifiutando qualsiasi […] 0

    I LICENZIAMENTI NON VANNO IN FERIE

    ERICSSON – La vertenza riguarda il licenziamento di 31 dipendenti di Ericsson IT S&S ma si inserisce in un contesto più ampio di tutto il gruppo, con la richiesta di avvio della procedura di mobilità per 400 lavoratori in tutta Italia. Al momento si registra un sostanziale stallo, con azienda e sindacati su posizioni praticamente inconciliabili relativamente alla volontarietà del licenziamento da parte del lavoratore che Ericsson vorrebbe limitare nel tempo, riservandosi – scadut termini della volontarietà – la facoltà di licenziare liberamente. Una proposta discriminante che poggia su una serie di condizioni vincolanti al negoziato, escludendo rifiutando qualsiasi […]

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  • Redazione di Operai Contro, per noi operai dell’ILVA agosto non è un mese di ferie. I politici e i sindacalisti chiacchierano, si riempono i portafogli, noi operai rischiamo la vita. Ieri un incidente al laminatoio a freddo. Emanuele Birtolo, operaio della ditta dell’appalto Pienne Impianti, ha riportato ustioini al volto, alla spalla e ad un braccio, mentre stava lavorando alla cabina elettrica Zin2, nell’area LAF (laminatoio a freddo) dello stabilimento Ilva di Taranto. Un operaio dell’ILVA 0

    ILVA: LA MORTE E’ SEMPRE PRONTA

    Redazione di Operai Contro, per noi operai dell’ILVA agosto non è un mese di ferie. I politici e i sindacalisti chiacchierano, si riempono i portafogli, noi operai rischiamo la vita. Ieri un incidente al laminatoio a freddo. Emanuele Birtolo, operaio della ditta dell’appalto Pienne Impianti, ha riportato ustioini al volto, alla spalla e ad un braccio, mentre stava lavorando alla cabina elettrica Zin2, nell’area LAF (laminatoio a freddo) dello stabilimento Ilva di Taranto. Un operaio dell’ILVA

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  • Redazione di Operai Contro, gli operai continuano ad essere licenziati, ma c’è l’ISTAT a far quadrare i conti Il PIL non cresce, crolla la produzione industriale a giugno, nonostante il piazzista Renzi frena l’export, aumenta il debito pubblico. Dobbiamo stare tranquilli, lo dice  il mostro dei padroni italiani. Le promesse del comico Renzi erano promesse: Per gli operai e i pensionati altro sangue e lacrime. Forse nel 2050 le cose andranno meglio. Aspettate e sperate Un lettore   0

    TRANQUILLI: LO DICE IL MOSTRO DEI PADRONI

    Redazione di Operai Contro, gli operai continuano ad essere licenziati, ma c’è l’ISTAT a far quadrare i conti Il PIL non cresce, crolla la produzione industriale a giugno, nonostante il piazzista Renzi frena l’export, aumenta il debito pubblico. Dobbiamo stare tranquilli, lo dice  il mostro dei padroni italiani. Le promesse del comico Renzi erano promesse: Per gli operai e i pensionati altro sangue e lacrime. Forse nel 2050 le cose andranno meglio. Aspettate e sperate Un lettore  

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  • Redazione, 23 morti e 52 feriti. Questo è stato il terribile bilancio dello scontro, il 12 luglio scorso, fra due treni della Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord barese nella tratta Andria-Corato. A un mese dal disastro ferroviario i magistrati della Procura di Trani stanno ancora indagando. Sei sono, attualmente, gli iscritti nel registro degli indagati: i capistazione di Andria, Vito Piccarreta, e di Corato, Alessio Porcelli, il capotreno del convoglio partito da Andria, Nicola Lorizzo, rimasto ferito nello schianto, il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio, Michele Ronchi, e la presidente della società, Gloria Pasquini. […] 0

    UN MESE DOPO, TUTTO COME PRIMA

    Redazione, 23 morti e 52 feriti. Questo è stato il terribile bilancio dello scontro, il 12 luglio scorso, fra due treni della Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord barese nella tratta Andria-Corato. A un mese dal disastro ferroviario i magistrati della Procura di Trani stanno ancora indagando. Sei sono, attualmente, gli iscritti nel registro degli indagati: i capistazione di Andria, Vito Piccarreta, e di Corato, Alessio Porcelli, il capotreno del convoglio partito da Andria, Nicola Lorizzo, rimasto ferito nello schianto, il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio, Michele Ronchi, e la presidente della società, Gloria Pasquini. […]

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  • UN MESE DOPO, TUTTO COME PRIMA   23 morti e 52 feriti. Questo è stato il terribile bilancio dello scontro, il 12 luglio scorso, fra due treni della Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord barese nella tratta Andria-Corato.   A un mese dal disastro ferroviario i magistrati della Procura di Trani stanno ancora indagando. Sei sono, attualmente, gli iscritti nel registro degli indagati: i capistazione di Andria, Vito Piccarreta, e di Corato, Alessio Porcelli, il capotreno del convoglio partito da Andria, Nicola Lorizzo, rimasto ferito nello schianto, il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio, Michele Ronchi, […] 0

    UN MESE DOPO, TUTTO COME PRIMA   23 morti e 52 feriti. Questo è stato il terribile bilancio dello scontro, il 12 luglio scorso, fra due treni della Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord barese nella tratta Andria-Corato.   A un mese dal disastro ferroviario i magistrati della Procura di Trani stanno ancora indagando. Sei sono, attualmente, gli iscritti nel registro degli indagati: i capistazione di Andria, Vito Piccarreta, e di Corato, Alessio Porcelli, il capotreno del convoglio partito da Andria, Nicola Lorizzo, rimasto ferito nello schianto, il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio, Michele Ronchi, […]

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