ALEPPO: 10 ANNI DI SILENZIO

Redazione di operai contro, Ad Aleppo si sta consumando una delle più atroci stragi dopo le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaky. 40 mila civili sono gia stati uccisi, altri 300 mila sono ammassati nella città e oltre 2 milioni di civili sono senz’acqua e senza pane Questo è il vero terrorismo contro la popolazione civile Gli esecutori materiali sono i Russi i corresponsabili sono soldati Francesi, Inglesi, Tedeschi, Iraniani, e mercenari di ogni angolo della terra L’assassino Putin ha deciso una tregua di tre ore al giorno. Putin deve far raffreddare i motori degli aerei e le canne […]
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Redazione di operai contro,

Ad Aleppo si sta consumando una delle più atroci stragi dopo le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaky.

40 mila civili sono gia stati uccisi, altri 300 mila sono ammassati nella città e oltre 2 milioni di civili sono senz’acqua e senza pane

Questo è il vero terrorismo contro la popolazione civile

Gli esecutori materiali sono i Russi i corresponsabili sono soldati Francesi, Inglesi, Tedeschi, Iraniani, e mercenari di ogni angolo della terra

L’assassino Putin ha deciso una tregua di tre ore al giorno. Putin deve far raffreddare i motori degli aerei e le canne dei cannoni.

Ieri Mosca, alleata del dittatore siriano Bashar al Assad, senza prendere contatti con l’Onu, aveva annunciato l’avvio di un cessate il fuoco quotidiano per facilitare la consegna degli aiuti umanitari. Oggi, intorno alle 10.45 locali (le 9.45 in Italia) Mohammed Rasheed, portavoce del gruppo ribelle Jaish al-Nasr, ha fatto sapere che fin dal mattino le truppe governative “hanno cercato di avanzare nella zona di Ramousah, dove è stato avvistato un forte aumento di aerei da guerra russi”. Una televisione di stato siriana ha annunciato oggi che l’esercito era avanzato nella notte di mercoledì sotto la copertura di raid russi vicino alle posizioni dei ribelli.

I medici di Aleppo, in una lettera aperta, hanno chiesto al presidente americano, Barack Obama, di intervenire nella città martoriata dai bombardamenti e circondata dalle forze governative siriane. Sono circa 250mila le persone che ancora vivono nei quartieri orientali di Aleppo, e 1,2 milioni nelle zone occidentali controllate dal regime. La situazione, per i medici, resta critica. “Fino a quando non sarà aperto un corridoio permanente verso Aleppo – hanno scritto nella lettera al presidente Usa – sarà solo questione di tempo prima di essere di nuovo circondati dalle truppe del regime. La fame prenderà piede e le risorse degli ospedali finiranno”.
Nella loro denuncia, i dottori lamentano la mancanza di iniziativa di Washington: “non abbiamo visto – scrivono – sforzi da parte degli Stati Uniti per far finire l’assedio o usare la propria influenza per spingere le parti a proteggere i civili”. “Non abbiamo bisogno di lacrime, compassione o addirittura preghiere, abbiamo bisogno di azioni. Provateci che siete amici dei siriani”.

. Gli attivisti della rete Raqqa is Being Slaughtered Silently denunciano su Twitter come nella zona sia stata “interrotta la fornitura dell’acqua dopo che caccia russi hanno colpito le pompe idrauliche in diversi raid”.

La strage di Aleppo porterà ad altre stragi. Nessuno pianga e chieda un minuto di silenzio. Occorerebbero dieci anni di silenzio per la strage di donne, uomini e bambini

Un profugo siriano

 

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