TARANTO: ILVA CI UCCIDE

Redazione di Operai Contro, il buffone degli 80 euro riprende a girare l’Italia per raccogliere voti. Il buffone si vanta di dare soldi ai padroni, ai politici e agli amministratori, soldi già decisi dalla precedente amministrazione. Il governo Renzi è l’autore dell’ennesimo regalo ai padroni dell’ILVA. Non gliene frega niente che i padroni dell’ILVA ammazzino noi operai e i nostri figli. I sindacalisti mazzettari di FIOM-FIM-UILM gli leccano il culo aspettando la prossima mazzetta Un operaio di Taranto dalla Repubblica TARANTO – Il premier Matteo Renzi è tornato a Taranto dopo quasi due anni dalla sua prima visita per […]
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La firma da 850 milioni. Il presidente del consiglio ha firmato il Cis per Taranto, un pacchetto di progetti e interventi da 850 milioni di euro, di cui circa la metà per il porto. “Buona parte è già cantierizzato”, ha spiegato il ministro Delrio. “C’è il bando per il nuovo terminalista e dal prossimo anno arriveranno le navi turistiche. Dal 2001 al 2011 sono stati investiti 35 milioni sul porto, noi negli ultimi tre anni abbiamo investito venti volte di più”. Bandi e studi al via anche per l’Arsenale militare di Taranto, “che si aprirà anche alle navi civili”, aggiunge il ministro De Vincenti. Che replica a Emiliano: “Mi ha fatto piacere vederlo al Tavolo del Cis per Taranto, dove da molti mesi a questa parte ha brillato per la sua assenza. In effetti, l’attuale amministrazione della Puglia non ha aggiunto neanche un euro”. E ancora: “Forse il presidente Emiliano è talmente preoccupato e concentrato su di sé, in perenne caccia di telecamere, che s’è perso diversi passaggi. Passaggi che invece i cittadini pugliesi sapranno ben apprezzare”.

La questione Ilva. Sull’Ilva è la viceministra Teresa Bellanova a spiegare che l’ultimo decreto non rallenta la vendita, ma era necessario per porre il tema ambientale al primo posto. “Verrà valutato da tre esperti e poi si passerà alle offerte economiche, è l’unico modo per garantire ambiente e salute, oltre al diritto al lavoro”, ha commentato. E Renzi: “Una cosa deve essere chiara: noi Taranto non la lasciamo sola. Al contrario del passato, noi prendiamo impegni verificabili. E ci diamo da oggi appuntamento tra un anno per fare il punto della situazione”, ha detto il premier a chiusura dell’incontro, promettendo a settembre una visita del ministro all’Istruzione al quartiere Tamburi, dove stanno per essere avviati i lavori di bonifica in cinque scuole.

Taranto, Emiliano attacca Renzi: “Firma per soldi già nostri, una perdita di tempo”

La polemica con Emiliano. La polemica c’è stata fin dall’invito mancato e poi arrivato in extremis. Seduti distanti al tavolo, il premier e il governatore si sono dichiarati palesemente su posizioni diversi su molti temi all’ordine del giorno. Emiliano è critico nel commentare la firma del Cis: “E’ una ri-firma, si tratta per lo più di risorse messe in cantiere dall’amministrazione che mi ha preceduto. Non ci sono soldi in più. Anzi, se il governo avesse altri 900 milioni di euro per questa terra avremmo diverse proposte da fare”. Riferendosi alle contestazioni, Emiliano ha detto: “Se in Corte d’assise a Milano fosse in corso un processo per avvelenamento di sostanze alimentari, i cittadini

avrebbero la stessa pazienza? Ci farebbero riunire con la stessa serenità di oggi? Io non credo”.

Il Patto per la Puglia. “Anche per evitare polemiche sulla questione del rapporto con la Regione, si potrebbe arrivare alla firma del patto con la Puglia, se il testo fosse condiviso, in occasione della Fiera del Levante” nel prossimo settembre, ha proposto Renzi al termine della visita.

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