Redazione di Operai Contro,
ancora una volta gli operai francesi indicano agli operai di tutto il mondo cosa vuol dire affrontare seriamente una lotta contro i padroni e il loro governo.
Questa è la quarta giornata di mobilitazione degli operai e della gioventu francese contro il Jobs Act dei padroni e del governo Hollande
Il bollettino degli scontri è quello di una guerra civile.
Operai i nostri fratelli Francesi ci dicono che la lotta contro i padroni non si fa piangendo o invocando la mediazione dei politici.
Al solito la stampa dei leccaculo dei giornali italiani parla di pochi facinorosi
Ma andate a dar via il culo ai padroni
La lotta è la scuola di guerra degli operai per preparare l’insurrezione e imporre la dittatura degli operai
Operai italiani: viva la lotta degli operai francesi, è un passo avanti per costruire il partito internazionale degli operai
Morte ai padroni e al loro stato
Un operaio di Torino
Cronaca dalla Repubblica
PARIGI – È un vero e proprio bollettino da guerra civile quello comunicato dal ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, al termine della quarta giornata di mobilitazione contro la riforma del codice del Lavoro in Francia. la polizia ha dovuto procedere a 124 fermi tra casseurs e facinorosi che si sono introdotti nei cortei pacifici per seminare violenze e disordini. Ventotto sono gli agenti feriti di cui tre in condizioni gravi.
La riforma proposta dal governo di François Hollande è soprannominata ‘Legge El Khomri’ dal nome della ministra del lavoro, Myriam El Khomri. A indire le dimostrazioni erano stati sindacati e associazioni studentesche, per la quarta volta in meno di due mesi.
Secondo la Cgt, il principale sindacato di Francia, a Parigi hanno sfilato 60mila persone. Altre fonti parlano di 50mila persone in provincia. Solo a Marsiglia sono stati fermati 57 facinorosi che si erano introdotti nella centralissima stazione ferroviaria di Marseille Saint-Charles approfittando del corteo. Stesso copione in altre città dove gruppi di ‘casseur’ incappucciati si sono introdotti nella marcia pacifica per inscenare violenze e disordini. In molti casi la polizia ha risposto con cariche e lacrimogeni.
I disordini più gravi sono avvenuti a Rennes, dove un gruppo di giovani ha tentato di entrare nel centro storico della città, bloccato dalle forze dell’ordine che hanno sparato gas lacrimogeni e caricato. Solo qui sono stati eseguiti 17 fermi. Almeno altri 5 a Parigi, dove sono stati feriti due poliziotti (di cui uno è grave), come anche a Tolosa.
A Nantes si è ripetuta una scena simile, quando gli agenti hanno bloccato una delle vie che portano al centro cittadino con un camion-cisterna dotato di cannoni ad acqua. I dimostranti hanno lanciato oggetti contro la polizia e hanno insultato gli agenti, che hanno risposto sparando gas lacrimogeni.
Comments Closed