“Ce stann accirenn”

Caro Operai Contro, gli operai della DEMA, indotto Finmeccanica, hanno 99 licenziamenti annunciati (su 450 totali) dal padrone che tanti soldi ha intascato negli anni sulla pelle degli operai. Andando all’incontro al ministero dello sviluppo economico, sul raccordo anulare arrivano volanti della polizia davanti e dietro i pullman. “Scortano” gli operai. La sintesi migliore di come la classe padronale utilizzi le istituzioni per i propri interessi la fa un operaio di fianco a me: “Ce stann accirenn togliendoci fatic e futur e ce tratten pur comm a criminal! Saluti dalla rete   POMIGLIANO D’ARCO. Licenziamenti negli stabilimenti della Dema: […]
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Caro Operai Contro,

gli operai della DEMA, indotto Finmeccanica, hanno 99 licenziamenti annunciati (su 450 totali) dal padrone che tanti soldi ha intascato negli anni sulla pelle degli operai. Andando all’incontro al ministero dello sviluppo economico, sul raccordo anulare arrivano volanti della polizia davanti e dietro i pullman. “Scortano” gli operai. La sintesi migliore di come la classe padronale utilizzi le istituzioni per i propri interessi la fa un operaio di fianco a me:

“Ce stann accirenn togliendoci fatic e futur e ce tratten pur comm a criminal!

Saluti dalla rete

 

POMIGLIANO D’ARCO. Licenziamenti negli stabilimenti della Dema: si svolgerà stamattina alle 11,30 presso la Regione Campania l’incontro con i sindacati e l’azienda, mentre all’esterno i lavoratori organizzeranno un sit-in. Sulla Dema, azienda che produce componenti per il settore aerospaziale, si è nuovamente abbattuto lo spettro dei licenziamenti: si profila un taglio del personale che, sui circa 600 dipendenti impiegati nel napoletano, dovrà colpire 82 lavoratori, 69 sono quelli operanti nella sede di Pomigliano e 13 nella sede di Somma Vesuviana.

La notizia giunge dopo un anno di cassa integrazione, iniziata in seguito all’annuncio a febbraio scorso di 61 licenziamenti, poi scongiurati. Ora però gli esoneri sembra che stiano acquisendo maggiore concretezza. «La Dema deve chiudere uno dei due capannoni a Pomigliano e trasferire le macchine nello stabilimento di Brindisi – ha spiegato Franco Bruno della segreteria provinciale Fiom – Per evitare i licenziamenti noi chiederemo di mettere i lavoratori in contratto di solidarietà e di partecipare a nuove gare per rimettere in funzione le macchine, perché se per quest’anno riusciamo a tamponare la situazione, senza partecipare a nuove gare l’anno prossimo dovremo ricominciare punto e a capo».

Intanto, alla vigilia del summit in Regione, un appello è arrivato dai grillini pomiglianesi Valeria Ciarambino, candidata presidente della Regione Campania, e Dario De Falco, candidato sindaco di Pomigliano:«Riteniamo doveroso che la decisione finale sulla riduzione del personale alla Dema venga presa al termine di una nuova fase di concertazione tra istituzioni locali, Regione Campania e sindacati da una parte, e azienda dall’altra». Secondo i due pentastellati «la Regione Campania, il comune di Pomigliano d’Arco e il comune di Somma Vesuviana devono chiedere alla Dema di bloccare ogni azione riguardante gli esuberi e la delocalizzazione del sito produttivo di Pomigliano. L’assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Severino Nappi, deve chiedere un approfondimento sulla vertenza Dema e indire un tavolo di concertazione. I sindacati devono invece adoperarsi per definire un piano di ottimizzazione aziendale in sinergia con l’azienda». E il tavolo alla Regione, come previsto, si terrà questa mattina.

 

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