LA GIUNGLA

Redazione di Operai Contro, Il capo del governo dei padroni francesi, Hollande, ha deciso di radere al suolo con ruspe e bulldozer la più grande bidonville di Francia. Gli emigranti sono costretti a vivere nella “Giungla”. Hollande li sterminerebbe senza pieta, ma teme la reazione dei lavoratori francesi Un lettore Cronaca Ansa E’ il giorno di Calais. Alle venti di oggi scade l’ultimatum della prefettura per l’evacuazione dei migranti dalla parte sud della più grande bidonville di Francia, la cosiddetta ‘Giungla’, prima dell’arrivo domani delle ruspe e dei bulldozer. Il ministro dell’Interno assicura che a tutti verrà proposta un’alternativa […]
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Redazione di Operai Contro,

Il capo del governo dei padroni francesi, Hollande, ha deciso di radere al suolo con ruspe e bulldozer la più grande bidonville di Francia.

Gli emigranti sono costretti a vivere nella “Giungla”.

Hollande li sterminerebbe senza pieta, ma teme la reazione dei lavoratori francesi

Un lettore

Cronaca Ansa

E’ il giorno di Calais. Alle venti di oggi scade l’ultimatum della prefettura per l’evacuazione dei migranti dalla parte sud della più grande bidonville di Francia, la cosiddetta ‘Giungla’, prima dell’arrivo domani delle ruspe e dei bulldozer. Il ministro dell’Interno assicura che a tutti verrà proposta un’alternativa tra container e centri d’accoglienza. Ma secondo le Ong i posti letto non bastano. Solo una sentenza del Tar attesa nel primo pomeriggio potrebbe fermare tutto.

Renzi, porterò dvd film Rosi a 27 capi governo Ue – “Al prossimo Consiglio Europeo mi presenterò con 27 dvd (del film Fuocoammare di Rosi, ndr) per i 27 colleghi capi di stato e di governo. Spero che trovino il tempo di vederlo. E che dopo averlo visto sia possibile discutere di immigrazione in modo diverso”. E’ l’idea che Matteo Renzi annuncia nell’e-news. “Sono davvero felice – scrive il premier – che il film di Gianfranco Rosi abbia trionfato a Berlino vincendo l’Orso d’Oro. Lo sono per il cinema italiano, che merita tutta la nostra attenzione. Ma lo sono anche per il tema scelto. Fuocoammare racconta la poesia dell’accoglienza di Lampedusa, la qualità delle donne e degli uomini per i quali il migrante è un essere umano, non un numero. Ha vinto un film, italiano, su Lampedusa. E ha vinto in Germania, a Berlino”.

Ue, frontiera tra Grecia e Macedonia è aperta – “La frontiera non è chiusa e il passaggio è ancora possibile” tra Grecia e Macedonia. Così una portavoce della Commissione Ue, affermando di “non avere le stesse informazioni” della stampa, secondo cui si sarebbe creato un collo di bottiglia in Grecia dopo lo stop ai migranti afghani deciso da Skopje. “Il meccanismo di coordinamento” dei Paesi lungo la rotta balcanica “è stato attivato durante il fine settimana” per cui “c’è stata coordinazione con uno scambio di messaggi”, ha aggiunto la portavoce, ricordando che lo stop all’approccio delle decisioni unilaterali è stato ribadito nelle conclusioni del vertice Ue dove la questione è stata affrontata.

Nuovo appello su Le Monde contro sgombero Calais – Non riduciamo la Francia a del “filo spinato e a dei bulldozer”: questo il messaggio lanciato da oltre 250 personalità tra politici, intellettuali e artisti contro la decisione di sgomberare mercoledì mattina metà della cosiddetta ‘Giungla’ dei migranti a Calais, nel nord della Francia. Per i firmatari del testo pubblicato oggi sul quotidiano Le Monde, l’evacuazione della tendopoli “non è una soluzione”.

Germania ammonisce Austria, è polemica – Scambio polemico fra i ministri dell’Interno di Germania e Austria sulla politica dei profughi. Il ministro tedesco Thomas de Maizière aveva detto con riferimento all’Austria: “Alla lunga non accetteremo che altri pensino di accollare altri pesi alla Germania”, riferendosi alle misure stabilite da Vienna di accettare 80 richieste di asilo al giorno ma di permettere quotidianamente 3.200 passaggi di migranti verso la Germania. Piccata la risposta della ministra austriaca Johanna Mikl-Leitner: “La Germania non può continuare ad assicurare ai greci una politica dei confini aperti e poi pretendere che sia l’Austria a fermare coloro che vogliono andare in Germania”, ha replicato. Il ministro tedesco aveva anche detto che “si vedrà nelle prossime due settimane se le misure caldeggiate da Angela Merkel per diminuire il flusso dei profughi avranno efficacia”, altrimenti sarà necessario “trovare altre misure, anche europee se mai possibile”. Per de Maizière non è da escludere che “eventualmente la difesa dell’area Schengen possa essere spostata su un altro confine”. Per Mikl-Leitner, i Paesi lungo la rotta balcanica “non possono fermare quel che viene trascurato al confine esterno dell’Ue”. Secondo la ministra austriaca, “la Germania invia segnali totalmente contraddittori”, ma se per Berlino 3.200 migranti al giorno sono troppi, “Vienna è pronta a discuterne”, ha concluso.

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1 Comment

  1. campagnadiprimavera

    Eh, si! Renzi porta un film per convincere gli amici di merende. La realtà non basta?