LIBIA: IL SOGNO IMPERIALISTA

Redazione di Operai Contro, i capi libici di Tobruk hanno bocciato il governo di unità nazionale libico. Dei  capi di Tripoli non si sa, Cade la scusa che doveva permettere agli imperialisti USA, Gran Bretagna, Francesi; Italiani, di bombardare i  libici perchè autorizzati dal governo nazionale. Militari dei padroni Russi, USA e italiani sono da tempo presenti in libia. Sono mercenari  che fanno le spie e si preparano a massacrare i civili libici. I padroni Italiani hanno concordato con i padroni USA, il massacro dei civili libici Operai Contro i padroni Italiani Operai per la sconfitta dei mercenari Italiani […]
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Redazione di Operai Contro,

i capi libici di Tobruk hanno bocciato il governo di unità nazionale libico. Dei  capi di Tripoli non si sa, Cade la scusa che doveva permettere agli imperialisti USA, Gran Bretagna, Francesi; Italiani, di bombardare i  libici perchè autorizzati dal governo nazionale.

Militari dei padroni Russi, USA e italiani sono da tempo presenti in libia. Sono mercenari  che fanno le spie e si preparano a massacrare i civili libici.

I padroni Italiani hanno concordato con i padroni USA, il massacro dei civili libici

Operai Contro i padroni Italiani

Operai per la sconfitta dei mercenari Italiani

Un Lettore

 

Cronaca ANSA

Diventa difficile la situazione in Libia, dove si allontana la possibilità della formazione di un governo di unità nazionale del premier designato Fayez al Sarraj. Tra echi e smentite, c’è attenzione anche sul fronte militare internazionale, soprattutto anglo-americano. E in una situazione di stallo politico e rischio caos, i terroristi si alleano per spartirsi il territorio.

“La camera dei rappresenti” di Tobruk “ha respinto la formazione del governo d’accordo” nazionale libico: lo scrive un tweet del sito libico Wadi Dinar. Hanno votato 104 deputati, “15 per il governo e 89 contro”, precisa il sito. Il sito Alwasat cita un parlamentare, Eissa el Eirebi, il quale “ha annunciato che la Camera dei rappresentanti ha rifiutato” oggi “la formazione del governo di accordo nazionale” e conferma che hanno partecipato al voto 104 deputati. Il no di 89 deputati su 104 al governo di unità nazionale viene confermato anche da un tweet del sito della tv Libya Channel.

Decine di membri delle forze speciali Usa e britanniche stanno in segreto addestrando militari in Libia per contrastare l’avanzata dell’Isis. Lo rivela il Times. che cita alcuni testimoni locali, secondo cui i commandos erano inizialmente stanziati nella base di Gamal Abdel-Nasser, vicino a Tobruk, sede del parlamento riconosciuto a livello internazionale, e alcuni si sono poi spostati nella base dell’aviazione di Benina a Bengasi. Fra le forze speciali sarebbero stati visti anche militari russi.

Non mancano le ripercussioni in Italia. “Il governo, secondo fonti vicine al premier, vorrebbe seguire una road map chiara e nota a tutti per intervenire con azioni militari in Libia, ragionevolmente entro due o tre settimane. Sarebbe troppo chiedere al ministro degli Esteri Gentiloni, e al presidente del Consiglio Renzi, di informare anche il Parlamento italiano di questi piani perfettamente concordati con gli Usa? Siamo ancora una democrazia parlamentare, o una colonia degli americani?”, affermano in una nota i parlamentari del M5s in commissioni Esteri e Difesa commentando le informazioni riportate dalla stampa.

Preoccupa anche l’escalation delle organizzazioni terroristiche nel territorio. Un autorevole giornale panarabo riferisce di “documenti segreti” su progetti di fusione in Libia fra “quadri” dell’Isis e jihadisti libici filo-al Qaida al fine spartirsi Tripoli e Sirte. “Documenti segreti hanno rilevato che quadri di Daesh, ‘gruppi militanti’ libici provenienti da al Qaida e Fratelli musulmani della Libia contano di fondersi in un ‘Consiglio della Shura’ unificato”, scrive il quotidiano Asharq Al-Awsat. Secondo il giornale pubblicato a Londra, documenti attestano uno “stato confusionale” dei capi estremisti in seguito all’accordo sul governo di intesa nazionale libico e la “tendenza di queste organizzazioni a fondersi per contenere le divergenze interne”. Il capo di uno di questi “gruppi di militanti” ha detto ai suoi che la formazione ha perso la propria egemonia a causa della debolezza di Al Qaida e dell’ascesa dell’Isis: “la situazione richiede di aderire a Daesh” affinché “Tripoli sia nostra e Sirte sia loro”, ha detto il “quadro” secondo quanto riferisce Asharq Al-Awsat.

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