L’ITALIA COME LA CINA (PER L’INQUINAMENTO)

Redazione di Operai Contro, il gangster Matteo Renzi continua a dire che l’Italia è capitale della cultura. Il gangster Renzi dovrebbe dire che l’Italia è il paradiso dei padroni assassini. Il gangster Renzi si pavoneggia del successo dei ristoratori suoi amici all’EXPO 2015 Renzi è un delinquente Vi invio un articolo del Corriere Un operaio di Milano L’Italia è il Paese dell’Unione europea che registra più morti prematuri a causa dell’inquinamento dell’aria: sono i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea). Il nostro Paese nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo (che si considerano “prematuri” rispetto alla normale aspettativa […]
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Redazione di Operai Contro,

il gangster Matteo Renzi continua a dire che l’Italia è capitale della cultura.

Il gangster Renzi dovrebbe dire che l’Italia è il paradiso dei padroni assassini.

Il gangster Renzi si pavoneggia del successo dei ristoratori suoi amici all’EXPO 2015

Renzi è un delinquente

Vi invio un articolo del Corriere

Un operaio di Milano

L’Italia è il Paese dell’Unione europea che registra più morti prematuri a causa dell’inquinamento dell’aria: sono i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea). Il nostro Paese nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo (che si considerano “prematuri” rispetto alla normale aspettativa di vita), su un totale di 491mila a livello Ue.
Le cause: le tre «micidiali» polveri sottili
Tre le cause principali del triste primato. Le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, quello nei bassi strati dell’atmosfera (O3), a cui lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia. Il bilancio più grave se lo aggiudicano le micropolveri sottili, che provocano 403mila vittime nell’Ue a 28 e 432mila nel complesso dei 40 Paesi europei considerati dallo studio. L’impatto stimato dell’esposizione al biossido di azoto e all’ozono invece è di circa 72mila e 16mila vittime precoci nei 28 Paesi Ue e di 75mila e 17mila per 40 Paesi europei.
L’area più colpita in Italia dal problema delle micro polveri si conferma quella della Pianura Padana, con Brescia, Monza, Milano, ma anche Torino, che oltrepassano il limite fissato a livello Ue di una concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo d’aria, sfiorata invece da Venezia. Considerando poi la soglia ben più bassa raccomandata dall’Oms di 10 microgrammi per metro cubo, il quadro italiano peggiora sensibilmente, a partire da altre grandi città come Roma, Firenze, Napoli, Bologna, arrivando fino a Cagliari.
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